La truffa seguiva un copione ormai tristemente noto: un’anziana vittima riceve una telefonata da un uomo che si finge un parente, allarmandolo con una storia drammatica – in questo caso, il presunto imminente arresto della nuora per mancati pagamenti. A quel punto, il truffatore convince l’anziano a consegnare denaro contante e monili in oro a un “carabiniere” che si sarebbe presentato a breve presso l’abitazione.
Ma grazie alle segnalazioni giunte in mattinata alla Centrale Operativa da parte di altri cittadini che avevano ricevuto telefonate sospette, i militari dell’Arma si sono immediatamente attivati, individuando un’auto sospetta per le vie di Penne.
Uno dei truffatori è stato bloccato mentre era a bordo del mezzo, mentre il complice si trovava già dentro casa dell’anziano, dove aveva appena preso 250 euro in contanti e gioielli. Dopo pochi minuti di osservazione, i Carabinieri sono intervenuti: il malvivente è uscito di corsa cercando di scappare, ma è stato subito fermato con l’intera refurtiva in mano. Anche il complice è stato arrestato.
Entrambi sono stati condotti presso il carcere di Pescara, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, con l'accusa di truffa aggravata, reato recentemente inasprito dal Decreto Legge n. 48 dell’11 aprile 2025. Il denaro e i gioielli sono stati restituiti alla vittima.
Nei giorni scorsi, proprio per contrastare episodi simili, i Carabinieri hanno avviato una serie di incontri informativi rivolti agli anziani, con lo scopo di fornire consigli utili per riconoscere e prevenire truffe. “La diffidenza, la tempestività delle segnalazioni e la presenza costante sul territorio sono fondamentali per stroncare questi odiosi reati” – si legge in una nota dell’Arma.
Le indagini proseguono per accertare eventuali collegamenti tra questo episodio e le truffe tentate nella stessa giornata. Le forze dell’ordine rinnovano l’invito a prestare la massima attenzione e a contattare immediatamente il numero 112 in caso di sospetti: mai consegnare denaro o oggetti preziosi a sconosciuti.