Goletta dei Laghi 2022 arriva in Abruzzo presentando i dati sulle analisi microbiologiche dei bacini lacustri di Bomba e di Scanno: tutti entro i limiti i quattro punti campionati dal team di volontari e tecnici di Legambiente. Oggetto dei monitoraggi della campagna, come di consueto, sono canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento causato da cattiva depurazione o scarichi illegali arriva nei laghi.
I risultati delle analisi sono stati resi noti questo pomeriggio durante la conferenza stampa tenutasi sul Lago di Scanno e organizzata in collaborazione con il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Sono intervenuti: Giovanni Mastrogiovanni, Sindaco di Scanno; Luciano Sammarone, direttore del PNALM; Andrea Minutolo, Responsabile scientifico di Legambiente nazionale e Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo.
Il momento della presentazione dei risultati di Goletta dei Laghi è stato anche l’occasione per ragionare insieme con il territorio sul percorso da avviare verso il riconoscimento della Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano, che da oltre vent’anni orienta le scelte di quanti preferiscono una meta estiva all’insegna della responsabilità e della qualità ambientale. Si è inoltre riportata l’attenzione su una corretta politica Rifiuti free che vede nella collaborazione con il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise un percorso atto a rafforzarne l’azione in tutti i Comuni aderenti. Realizzato ieri sul Lago di Bomba, a Colledimezzo, invece, un flash mob in adesione al Big Jump, l’iniziativa europea che attraverso un tuffo simbolico si propone di mobilitare opinione pubblica e istituzioni per proteggere le acque interne minacciate da attività antropiche ed effetti dei cambiamenti climatici: un evento che è stato anche occasione per dire “No alla siccità”, e per accendere i riflettori sugli impatti della crisi idrica su corsi d’acqua e territori.
A seguire, si è tenuto un convegno sul “Manifesto dei laghi per la gestione sostenibile del lago di Bomba”, nel Castello a Colledimezzo. Tra i presenti, hanno aderito al manifesto i Comuni di Atessa, Bomba, Colledimezzo, Pennadomo e Pietraferrazzana, con l’obiettivo di rafforzare la sinergia tra l’Associazione e le Amministrazioni locali per una gestione sostenibile del lago. Il percorso tiene conto della necessità di tutelare le risorse idriche che negli anni sono state fondamentali per la produzione di energia elettrica e la lotta agli incendi, e per valorizzare la cornice naturalistica del territorio, con una politica Rifiuti free, volta a favorire uno sviluppo turistico sostenibile dell’intero comprensorio. Entrambe le iniziative sono state promosse nella cornice dei Lakes Days, eventi di cittadinanza attiva che vedono il coinvolgimento di volontari, cittadini, associazioni e amministratori in un’esperienza concreta di tutela e valorizzazione del lago.
“Quest’anno Goletta dei Laghi è tornata in Abruzzo, monitorando il Lago di Bomba insieme a quello di Scanno, due piccoli ma fondamentali bacini lacustri, importanti per il mantenimento della biodiversità, che è bene continuare a monitorare – dichiara Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente nazionale – I risultati positivi delle analisi microbiologiche effettuate quest’anno non devono farci abbassare la guardia sul buono stato qualitativo e quantitativo delle acque interne, duplice obiettivo da raggiungere quando si parla di tutela della risorsa idrica”. “Questo ritorno in Abruzzo di Goletta dei Laghi ci permette di avere un primo quadro dei nostri bacini - dichiara Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo – e di rafforzare il percorso di conservazione e valorizzazione dei loro comprensori alla luce dell’emergenza climatica che stiamo attraversando e delle corrette politiche di sostenibilità ambientale a cui siamo chiamati a dare risposte nell’immediato. Un percorso fatto di opportunità e modelli nuovi che ci aiuteranno ad uscire fuori dalle crisi ed emergenze in corso e che vanno condivisi e costruiti con il territorio, come sempre sosteniamo, in un’ottica di partecipazione e di corresponsabilità collettiva.”
"È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo".