“La velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara è un’opera prioritaria per l’Abruzzo”. Così Silvano Pagliuca, Presidente di Confindustria Chieti Pescara così commenta il comunicato delle associazioni datoriali e sindacali. “La nostra regione - una regione cerniera tra est e ovest e tra nord e sud, una posizione geografica invidiabile - è fortemente industrializzata, un tasso di industrializzazione pari al 27%, superiore alla media nazionale. Questo aspetto è poco noto anche agli abruzzesi, perché da sempre l’Abruzzo, regione verde d’Europa, convive in equilibrio con altri settori quali turismo, ambiente, commercio, artigianato. Anime, dunque, apparentemente in contrapposizione, che in Abruzzo hanno saputo trovare il giusto equilibrio a vantaggio dello sviluppo economico.
In questo contesto l’opera di RFI è attesa dagli imprenditori abruzzesi poiché da essa ci aspettiamo nell’immediato alcuni benefici come la velocizzazione del collegamento Est-Ovest, per persone e merci, migliorando i tempi di time to market dei prodotti e di approvvigionamento delle materie prime. Ma anche l’aumento dell’attrattività del territorio per investimenti, grazie a una aumentata competitività del sistema logistico e anche una riduzione dell’inquinamento e nel complesso una migliore qualità della vita delle persone”.
Il Sistema delle imprese rappresentato da Confindustria, in sinergia con le istituzioni e organizzazioni datoriali e sindacali, da sempre promuove il confronto sulle opportunità derivanti dagli investimenti del PNRR per la logistica e per la Zona Economica Speciale abruzzese.
“Trasformare l’Abruzzo nella piattaforma logistica di tutto il centro sud, scommettendo su una ferrovia ad alta velocità - e ad alta capacità - sui Porti di Ortona e Vasto, sugli interporti e sull’aeroporto significa assicurarci un futuro”. Conclude Pagliuca: “Per questo sosteniamo di voler andare velocemente dritti all’obiettivo, ora che gli investimenti e i progetti per la velocizzazione della rete ferroviaria sono tangibili, diventano anche premessa per aspirare all’alta velocità e alta capacità; eventuali modifiche al tracciato devono essere improntate all’insegna di fattibilità tecniche ed economiche accertate, ma soprattutto non devono porre ostacoli allo sviluppo della nostra regione che, non dimentichiamolo, conta più di 1.300.000 cittadini, che potranno usufruire dell’impatto economico positivo che tale opera porterà all’intero Abruzzo.