E' stato l'incontrastato e apprezzato protagonista di una serata speciale il Montepulciano d'Abruzzo, che ha festeggiato un compleanno importante.
Sono passati, infatti, 50 anni dal riconoscimento della denominazione di origine controllata per un vino che ha da tempo varcato i confini regionali e nazionali conquistando consensi e consolidando un posto di primissimo piano nel panorama vinicolo internazionale. Il lavoro, l'impegno, la lungimiranza e la determinazione delle cantine cooperative meritavano il giusto riconoscimento e Lancianofiera che da sempre interpreta e valorizza le eccellenze del territorio, favorisce confronti e riflessioni su argomenti di indubbio interesse per l'economia della nostra regione, e non solo, ha voluto, in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo e con il patrocinio del Comune di Lanciano, organizzare una serata evento. “Era quasi un dovere evidenziare con un programma specifico in grado di suscitare attenzione e curiosità il lavoro portato avanti in questi anni dalle cantine sociali e brindare a un risultato straordinario – ha rimarcato il presidente di Lancianofiera Franco Ferrante – il Montepulciano d'Abruzzo è un vino noto e apprezzato e non ha niente da invidiare ad altre etichette. Abbiamo voluto perciò dare il via alla festa con un incontro che ha offerto la felice opportunità di ascoltare relatori ed esperti del settore. Un momento, dunque, di riflessione e di analisi su quanto è stato fatto e su quanto ancora si deve fare alla luce delle evoluzioni e delle richieste di mercato”. E in effetti il convegno, che si è tenuto nella splendida cornice del Diocleziano, a Lanciano, ha visto una partecipazione attenta e numerosa, sia per il tema in discussione che per la brillante e competente conduzione di Patrizio Roversi, giornalista e conduttore televisivo di trasmissioni di successo (Linea Verde, Turisti per caso...).
Dopo l'introduzione da parte del Presidente Ferrante, i saluti istituzionali del Sindaco e Presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo e dell'assessore regionale Silvio Paolucci, si è entrati nel vivo del talk con l'intervento del presidente della Cantina Tollo, Tonino Verna che ricordando l'inizio, nel 1960, della Cantina che presiede, ha ripercorso la storia della vitivinicoltura nella provincia di Chieti (che annovera il maggior numero di cantine cooperative delle 40 abruzzesi, 33 si trovano nel chietino). “Abbiamo raggiunto grandi risultati con investimenti importanti sia in tecnologie innovative, stando al passo con i tempi e sia per quanto riguarda le risorse umane”, ha concluso Verna. Si è soffermato sui numeri Dennis Pantini, responsabile di Nomisma Wine Monitor, disegnando con un linguaggio inconfutabile la crescita del Montepulciano d'Abruzzo soprattutto nel mercato cinese. “L'Abruzzo è la prima regione esportatrice del Centro Sud ed è la settima in Italia con una crescita che si attesta al 58 per cento, con un export di 170 milioni di euro l'anno, ma le potenzialità di crescita sono ancora notevoli. Il Montepulciano è il secondo vino dopo il Sangiovese”. Jhenny Biant Gomez, delegata regionale dell'Associazione Abruzzo Donne del Vino, ha puntato l'accento sulle caratteristiche del Montepulciano, un vino che a suo dire, esprime una grande complessità e una capacità di invecchiamento notevole. “Siamo consapevoli che la strada da percorrere per centrare altri e più importanti obiettivi è quella della valorizzazione dei vigneti autoctoni, bisogna mettere al centro la qualità e le nostre peculiarità. Le donne dell'Associazione, sempre in prima linea – ha spiegato – con 25 socie, rappresentano tutta la filiera del mondo del vino”. La vitivinicoltura e il Montepulciano D'Abruzzo in particolare, rappresentano per Giuseppe Mauro, Ordinario di Politica Economica all'Università D'Annunzio, “una risorsa fondamentale per la regione. Si tratta di un segmento che va ulteriormente potenziato, adeguato alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Il vino è per l'Abruzzo una scoperta di grande rilievo, un patrimonio per l'economia regionale”. Per il Presidente del Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo Valentino Di Campli questi 50 anni sono stati significativi, determinanti per il lancio del Montepulciano d'Abruzzo e per il suo riconoscimento “tanto si è fatto grazie al lavoro delle cooperative alle quali si sono unite anche aziende singole in un percorso di crescita e di promozione del nostro prodotto, ma si può e si deve fare ancora. Oggi produciamo 100 milioni di bottiglie l'anno che vengono esportate in circa 100 Paesi, sono dati che ci inorgogliscono ma non possiamo sederci sugli allori, continueremo con azioni e progetti strategici puntando a migliorare la promozione e la commercializzazione”.
Dopo il convegno, la degustazione dei vini in Piazza Plebiscito è stata accompagnata dalla musica e dallo spettacolo di Nduccio con la sua orchestra “Il Sentimento Agricolo”, in un'atmosfera vivace e coinvolgente.
E Patrizio Roversi, per la prima volta a Lanciano, ha avuto parole di apprezzamento per l'intera iniziativa “quello che è emerso è la capacità di aggregazione, i numerosi agricoltori che sono riusciti a mettersi insieme e a lavorare con un obiettivo comune e condiviso. Il Montepulciano d'Abruzzo è ambasciatore del territorio, contribuisce all'identità e narra la storia della regione. E' vero che ci sono territori che sanno vendere di più, ma adesso – ha detto con convinzione Roversi- il consumatore cerca la qualità e la concretezza. La semplicità è sicuramente un valore aggiunto”.
I migliori auguri, dunque, al Montepulciano d'Abruzzo per altri 50 anni di successi.