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Miscellanea

OMICIDIO PESCARA: CAGNETTA E' MORTO PER EMORRAGIA INTERNA

04/07/2012 - Redazione AbruzzoinVideo

4 LUGLIO 2012. Tommaso Cagnetta, il pregiudicato quarantaduenne ucciso due giorni fa a Pescara, in via Tavo,  morto dissanguato a causa del colpo di pistola che lo ha raggiunto al fianco e gli ha lesionato l'aorta provocandogli una emorragia
interna. Lo ha stabilito l'autopsia effettuata oggi pomeriggio dal medico legale Cristian D'Ovidio, incaricato dal pm Valentina D'Agostino insieme a un perito balistico, Gaetano Rizza. L'esame e' servito anche per accertare che Cagnetta è
stato ucciso con una calibro 38, cioe' lo stesso tipo di arma che è stato utilizzato in altri due omicidi avvenuti a Pescara quest'anno: quello di Italo Ceci, ucciso a gennaio in pieno centro, in via De Amicis, e quello di Domenico Rigante,
freddato la sera del primo maggio in via Polacchi. Per l'omicidio di Cagnetta la squadra mobile ha arrestato Angelo Ciarelli, nomade, 38 anni, fratello di Massimo, arrestato sempre dalla squadra mobile per l'omicidio dell'ultra' Domenico
Rigante. Ad Angelo Ciarelli sono stati sequestrati ieri 13 proiettili calibro 38 special trovati in un tombino. L'arma dell'omicidio non e' stata trovata.La squadra mobile, diretta da Piefrancesco Muriana, ha effettuato questa mattina due perquisizioni, di cui una nell'abitazione in cui risulta residente Angelo Ciarelli, a San Giovanni Teatino, e l'altra a Pescara in via Vicolo Moro, ritenuta il punto di ritrovo di questa famiglia. Sono stati utilizzati anche un metaldetector e un cane messo a disposizione dalla Guardia di finanza ma non sarebbero stati trovati elementi utili alle indagini. Intanto la polizia scientifica sta proseguendo gli accertamenti sulle due auto sequestrate: la Golf grigia di Eva Ciarelli trovata parcheggiata l'altra sera su una chiazza di sangue nel cortile del "ferro di cavallo" e la Renault Clio sequestrata ai due tossicodipendenti che lunedi', prima dell'omicidio di Cagnetta,
hanno comprato droga da una nomade proprio in quello stabile. Non avendo pagato tutto il dovuto (mancavano dieci euro) i due sono stati richiamati dalla nomade e Ciarelli, giunto in suo soccorso, avrebbe sparato un colpo, ferendo per errore Cagnetta che voleva dare man forte della spacciatrice. Sull'auto ci sono delle impronte, ancora da studiare.

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