Ha preso il via da Teramo il tour abruzzese del leader di Azione Carlo Calenda, per sostenere il candidato alla presidenza della Regione Luciano D'Amico e per la presentazione dei candidati di Azione.
Accompagnato dal segretario regionale del partito Giulio Cesare Sottanelli e dal candidato presidente alle elezioni del 10 Marzo prossimo in Abruzzo, ha tenuto un incontro elettorale con la cittadinanza in piazza Martiri della Libertà a Teramo per poi recarsi a Pescara dove in municipio ha presentato il suo libro "Il Patto" "Oltre il trentennio perduto".
Diversi i temi toccati dal leade nazionale di Azione in Abruzzo partendo dalla sanità. "La sanità è la prima emergenza inAbruzzo come del resto in tutta la nazione. Quando una Regionepaga 100 milioni di euro ad altre Regioni per far curare i propri cittadini vuol dire che si è al collasso". Ha detto Calenda "La prima cosa da fare a livello nazionale come noiproponiamo da quattro anni è quello di mettere ogni euro disponibile sulla sanità perché noi siamo un paese di anziani che non si possono curare. E dall'altro lato quello che noi diciamo è che le nomine a livello regionale di chi gestisce la sanità vanno fatte con un concorso pubblico fatto sul merito, e sulle capacità e non politicizzate". Così Calenda ad assist del suo commento sulla candidatura di Luciano D'Amico "Io credo che oggi Luciano D'Amico ha dimostrato di essere capace di farlo. Lo ha fatto nell'azienda di trasporti e lo ha fatto come rettore dell'Università di Teramo che ha portato ad essere la seconda in Italia, e se i cittadini come dovrebbero, votano sulla base delle competenze, credo che non c'è partita in questa regione".
Altro tema toccato a Pescara è la vicenda Stellantis "Elkann cui abbiamo dato questi soldi, deve venire in Parlamento in Italia a spiegare quale è il piano industriale di Stellantis, poi discutiamo degli incentivi, ma prima dobbiamo sapere se ancora una volta l'ex Fiat ha disatteso le promesse a fronte di fondi pubblici che sono stati dati". "La questione di Stellantis - ha spiegato - io la sto sollevando esattamente dalla nascita di Stellantis, anzi da prima, da quando il Governo Conte 2 ha dato 6,3 miliardi di garanzia agli Elkann per pagarsi un dividendo di 2,9 miliardi in Olanda. Da allora io sto dicendo che non è una fusione, ma una vendita ai francesi di un asset industriale fondamentale. Il ricatto di Tavares nel dire 'o ci date gli incentivi o chiudiamo le fabbriche' è inaccettabile". "E siamo contenti che oggi finalmente questo è diventato un problema di cui si occupano anche altri - ha sottolineato - perché come al solito in Italia ci siamo occupati di fesserie fino ad adesso, tipo Chiara Ferragni e altre cose che non c'entrano niente con la politica. Questa è politica: come tenere in Italia 40mila posti di lavoro diretti e centinaia di migliaia di posti di lavoro indiretti".
"Il problema dell'Italia, delle Regioni e dei Comuni è che le persone possono essere di destra e di sinistra, ma non riescono a far accadere nulla. - ha proseguito il leader di Azione Carlo Calenda a Pescara - Persino non riescono a spendere i soldi come vediamo con il Pnrr. Dunque l'unico modo di cambiare la politica in Italia è mettere persone che abbiano esperienze gestionali e amministrative rilevanti". E parlando della candidatura di Carlo Costantini a sindaco di Pescara per la coalizione di centrosinistra così Calenda "Sono molto contento anche in questo caso - ha aggiunto - perché Costantini ha quella esperienza amministrativa".