"L 'azzeramento della giunta è stato chiesto al sottoscritto dal nuovo gruppo consiliare Città che Amo che ha rivendicato un nuovo assetto della squadra di governo chiedendo l'inserimento di due assessori esterni, indicati da loro con le seguenti deleghe, urbanistica e ambiente e l'altro lavori pubblici - ha detto Castiglione.
Come si fa in politica ho azzerato la giunta per ricomporre la maggioranza specificando però che non avrei ceduto sulla delega ai lavori pubblici visto che era stata data al candidato che ha ottenuto più voti in assoluto nelle ultime elezioni, 547 voti, oltre che al fatto che la delega l'aveva svolta già nella legislatura precedente".
Castiglione ha evidenziato che dopo due incontri e numerosi rinvii da parte del gruppo Città che Amo "pur essendo disposti, come maggioranza, a dare più visibilità al nuovo gruppo consiliare, con due assessori, come richiesto, c'è stata una totale chiusura e arroccamento sulle loro posizioni confermando di non essere disposti a trattare sulle deleghe riconfermando quelle richieste. È chiaro che alla luce di tutto ciò il nuovo gruppo consiliare non è più parte della maggioranza e quindi oggi chiedo a tutti i consiglieri di guardare oltre le proprie appartenenze e di pensare unicamente al bene e allo sviluppo della città che non può arrestarsi dinanzi all'ordinaria gestione di un Commissario.
L'amministrazione continuerà a lavorare per i prossimi appuntamenti primo tra i quali il bilancio di previsione dell'Ente che consente lo svolgimento regolare della vita amministrativa della città." Castiglione, rieletto per il secondo mandato a giugno del 2022, si era dimesso dopo aver appreso che tre consiglieri di maggioranza, che poi hanno dato vita al nuovo gruppo, Italia Cocco, Simona Rabottini e Antonio Sorgetti, avevano presentato, a titolo personale, un'osservazione sulla richiesta di concessione demaniale marittima per un impianto fotovoltaico offshore di tipo galleggiante, mentre lo scorso 11 febbraio la maggioranza, dopo un'accesa discussione nell'aula consigliare, aveva dato mandato allo stesso Castiglione di presentare osservazioni-opposizioni. Una iniziativa, quella dei tre consiglieri, aveva detto il primo cittadino, "che tradisce nei fatti e negli atti l'impegno preso in consiglio comunale insieme agli altri 8 consiglieri e sfiduciando "politicamente" il sottoscritto senza però assumersi la responsabilità di farlo in Consiglio comunale raccogliendo le firme per mandarmi a casa".