“I titoli di coda dell’amministrazione Pupillo confermano, per fortuna per l’ultima volta, il fatto che il sindaco e la sua maggioranza negli ultimi 10 anni abbiano visto un film completamente diverso rispetto a quello a cui hanno assistito i lancianesi”. Lo afferma Tonia Paolucci, capogruppo di Libertà in Azione al consiglio comunale di Lanciano, dopo l’approvazione in Aula del rendiconto di gestione 2020.
“Un dibattito – continua – che Pupillo e i suoi hanno trasformato in un resoconto dei loro anni di governo in chiave elettorale, raccontando una storia che probabilmente hanno visto solo loro”. Libertà in Azione ha votato contro il documento, ponendo l’accento su tutte le questioni rimaste irrisolte o in sospeso. “Dai piani di intervento integrati, la cui conclusione era stata annunciata in pompa magna entro il 2019, fino alla disastrosa situazione della viabilità in centro, con segnali che vengono apposti a caso dalla sera alla mattina per poi cambiare dopo qualche giorno – rimarca la Paolucci – senza contare la irrisolta vicenda della pseudo ciclabile di via del Mare, che da intervento di riqualificazione urbanistica di un quartiere, si è trasformata in una trappola infernale per residenti, commercianti o semplici passanti, con tutti i noti problemi di sicurezza per ciclisti, pedoni e automobilisti. E potremmo continuare con la pavimentazione del Corso, con i suoi noti problemi di manutenzione”. Ma la capogruppo ha stigmatizzato anche la gestione del personale, ancorata a modelli organizzativi obsoleti e non efficienti.
“E’ un fatto acclarato e oggettivo – aggiunge – che i dipendenti, non appena si presenta l’occasione, fuggono letteralmente dal Comune di Lanciano, chiedendo il trasferimento altrove. E’ una circostanza sulla quale, in questi anni, la maggioranza non si è mai interrogata. Così come non è mai intervenuta sulle condizioni in cui opera la polizia municipale, trattata come un corpo estraneo da ignorare, nonostante le continue sollecitazioni arrivate dal nostro gruppo consiliare e le evidenti necessità di potenziare la sicurezza urbana, così tanto ideologicamente invisa alla parte più a sinistra della coalizione del sindaco uscente”.
Non sono mancati riferimenti alle società partecipate e ai controlli sulle stesse da parte dell’amministrazione comunale. “Sulla Sasi, ad esempio – conclude la Paolucci – qualche giorno fa abbiamo assistito all’approvazione del bilancio, senza che il delegato del nostro sindaco facesse alcun accenno ai pesanti disservizi causati dalla società idrica sul nostro territorio, quasi non fossero questioni sulle quali battere i pugni. Su Ecolan, poi, non si è voluta risolvere l’anomalia di un presidente che è anche direttore generale, ricoprendo contemporaneamente il ruolo di controllore e controllato. E c’è anche la Anxa Multiservizi, alla quale sono stati affidati servizi, come la gestione dei parcheggi o dei cimiteri, senza che si sia registrato alcun cambio di passo rispetto al passato. Meno male che siamo arrivati alle battute finali di questa governo a trazione PD, che verrà archiviato come uno dei più insipienti della storia della nostra città”.