19 gennaio 2012. Saranno interrogati lunedì prossimo, gli ultimi due dei sette arrestati nell'ambito dell'operazione denominata Caligola, una inchiesta incentrata su due appalti per l'informatica nell'ambito del programma comunitario di cooperazione transfrontaliero Ipa Adriatico e dei fondi comunitari Por-Fesr. I primi cinque sono stati interrogati lo scorso lunedì sedici gennaio, nella giornata degli arresti. Davanti al Gip del tribunale dell'Aquila, Marco Billi, compariranno Corrado Troiano, socio della Cyborg di Chieti, e Mario Gay, 58 anni di Roma, vice direttore dell'Osservatorio interregionale cooperazione sviluppo (Oics). Secondo l'accusa, gli appalti sarebbero stati pilotati a vantaggio di due aziende, il colosso Ecosfera Spa, e l'abruzzese Ciborg srl, in cambio di consulenze e assunzioni clientelari. Nell'inchiesta sono coinvolti anche il vice presidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, l'ex sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso e l'ex consigliere regionale di centrosinistra, arrestato nell'ambito di Sanitopoli, Camillo Cesarone. L'operazione "Caligola" è partita da indagini della squadra mobile di Pescara e inizialmente coordinata dalla Procura di Pescara, poi passata alla procura dell'Aquila perché si ritiene che i reati siano stati commessi all'Aquila. Le misure cautelari hanno riguardato, oltre a Troiano e Gay, Duilio Gruttadauria, 61 anni, domiciliato a Carsoli (L'Aquila), presidente del consiglio d'amministrazione e socio della società Ecosfera, gruppo Spa con sede a Roma; la moglie Anna Maria Teodoro, 59 anni, socio della società Ecosfera; Lamberto Quarta, 56 anni, domiciliato a Francavilla al Mare (Chieti), consulente della stessa azienda, volto noto del mondo politico abruzzese essendo stato il braccio destro dell'ex governatore Ottaviano Del Turco, finito in carcere nel duemilaotto nell'inchiesta Sanitopoli, Giovanna Andreola, detta Vanna, 54 anni, residente all'Aquila, dirigente del servizio Attività internazionali presso la Regione Abruzzo; il marito Michele Galdi, 56 anni. Questi ultimi sono ai domiciliari.
In una nota di ieri, Alfredo Castiglione, Assessore della Regione Abruzzo con delega allo Sviluppo Economico e Vicepresidente della Giunta Regionale, afferma che:"in riferimento alle notizie pubblicate dagli organi di informazione in merito alle indagini promosse nei suoi confronti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di L'Aquila, intende affermare pubblicamente la propria totale estraneità, in termini oggettivi e soggettivi all'ipotesi di accusa formulata dal Pubblico Ministero procedente nei propri riguardi e dichiarare di non aver mai inquinato l'esercizio delle proprie funzioni ed attività pubbliche ed istituzionali connesse e correlate alle predette sue cariche – prosegue la nota di Castiglione - con il perseguimento di interessi di carattere privatistico". In particolare, in questa sua comunicazione ufficiale agli organi di stampa, Castiglione spiega che "in particolare comunico di non essermi mai adoperato per favorire il raggiungimento di obbiettivi di asserite associazioni illecite e di non aver mai speso la mia autorevolezza e la mia influenza politico-istituzionale per l'aggiudicazione pilotata di commesse pubbliche, né tantomeno per garantire in favore di tale ditta Cyborg S.r.l. l'ottenimento di finanziamenti comunitari, come si ipotizza da parte della Procura della Repubblica Aquilana dietrocontropartita della promessa di erogazione di fondi in favore dell'associazione Rassianka, di cui è direttrice e non Presidente, la Sig.ra Kozina Marina, attuale mia compagna.“Ho motivo di ritenere – conclude la nota - che l'indagine a mio carico e l'ipotesi di accusa formulata nei miei confronti siano derivate da un equivoco che mi propongo di chiarire al più presto”.