La giunta regionale ha approvato la deliberazione concernente le linee di indirizzo, i criteri e le modalità attuative finalizzati all’erogazione dei 300mila euro destinati alla marineria pescarese come ristoro dei danni per il mancato dragaggio del porto” – è quanto annuncia il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla Pesca Emanuele Imprudente a margine della seduta di giunta regionale odierna.
“La misura, prevista nell’ambito della legge di stabilità regionale 2024, è destinata alle imprese di pesca che operano nel porto-canale di Pescara ed è connessa ai maggiori costi sostenuti per ovviare all’eccessiva usura e ai danneggiamenti subiti dalle navi da pesca durante le operazioni di stazionamento, uscita e rientro nel porto canale di Pescara nel periodo compreso tra il 1/1/2020 e la data di pubblicazione dell’Avviso pubblico – continua Imprudente – una misura di sollievo per una categoria che sta soffrendo particolarmente la criticità infrastrutturale del porto della città adriatica”.
Sono considerati ammissibili i costi relativi a riparazioni della carena, cioè della parte immersa in acqua, di altre parti soggette a usura, incluse le eliche, organi di manovra e di trasmissione, ovvero a danneggiamenti dovuti a urti con il fondale o incaglio in conseguenza delle precarie condizioni di navigabilità in cui versa il porto canale di Pescara e della relativa, spesso elevata, torbidità dell’acqua. Sono inoltre ammissibili i costi per la stipula di polizze assicurative a copertura di danni con un massimale di aiuto per “impresa unica” che non potrà superare l’importo di euro 40.000,00 nel triennio 2022-2023-2024 e gli aiuti sono quantificati per unità di nave da pesca di stanza nel porto canale di Pescara e nel limite dei massimali previsti per categoria di stazza