“La Asl di Chieti durante la pandemia è stata un modello di organizzazione a livello territoriale con le Usca. Sono certo che si potrà rimodulare questo strumento a supporto delle esigenze assistenziali delle aree interne dell’Alto Vastese”. Queste le parole del Presidente della Giunta regionale Marco Marsilio ai sindaci di Carunchio, Palmoli e Celenza sul Trigno incontrati questo pomeriggio per ascoltarne le istanze in merito alla riattivazione della guardia medica, temporaneamente sospesa per carenza di personale, e alle esigenze assistenziali della popolazione residente.
“Dobbiamo realisticamente anche confrontarci con le difficoltà oggettive a reperire medici - ha aggiunto il Presidente - per questo concordo sulla necessità di attivare al più presto corsi per formare nuovi professionisti”. I Sindaci hanno rappresentato le carenze assistenziali legate anche alla presenza rarefatta dei medici di medicina generale, molti dei quali hanno in carico pazienti residenti in più comuni; una “presenza”, pertanto, si rende assolutamente necessaria.
“Le esigenze di questo territorio ci sono ben chiare e assumiamo l’impegno a trovare soluzioni che ci consentano di riattivare la continuità assistenziale entro agosto - è stata la rassicurazione di Thomas Schael, Direttore generale della Asl presente all’incontro - . Faremo ricorso a una formula mista, che ci permetta di trovare tra le risorse aziendali i professionisti che possano garantire il servizio, in attesa di una riorganizzazione della rete territoriale che sappia dare le risposte giuste alle aree interne, le cui necessità non sono sovrapponibili a quelle delle zone più urbanizzate. Ma prendo anche un altro impegno: individuare un Direttore di Distretto che sposi la causa della montagna, senza il quale questo territorio resta terra di nessuno”. Un contributo importante sarà chiesto al Presidio territoriale di assistenza di Gissi, che dispone di funzioni medicalizzate h 24, che possono essere spalmate su un bacino di utenza più ampio.
L’incontro è stato occasione utile per spiegare ai sindaci la difficoltà estrema nella copertura dei turni che ha determinato la sospensione temporanea della continuità assistenziale, per la quale a fronte di un fabbisogno di 20 medici per coprire 5 circoscrizione nel Distretto Alto Vastese ne sono in servizio appena 8. Una carenza che non è stato possibile colmare con i numerosi avvisi esperiti dalla Asl per reclutare nuovi medici, andati tutti deserti.