Una nuova Tac per l'ospedale di Lanciano: è questo il prioritario impegno assunto dalla Direzione della Asl nella fase post emergenza Covid-19, quando si elaborano nuovi progetti anche alla luce delle riflessioni suggerite dai fatti accaduti in questi mesi. La mancata diagnosi di tanti pazienti oncologici, i controlli saltati a causa della sospensione delle attività programmate a causa del Coronavirus sono fonte di grande preoccupazione, che ha indotto l'Azienda sanitaria a impegnarsi per reperire le risorse necessarie all'acquisto di un nuovo tomografo computerizzato, visto che la 16 strati in dotazione al “Renzetti” non è più adeguata quanto a risoluzione delle immagini e dotazione di una serie di applicativi oggi indispensabili. «La necessità di un investimento sulla diagnostica al “Renzetti” ci era già nota - spiega il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, che proprio questa mattina ha fatto un sopralluogo in Radiologia -. Nel periodo precedente i drammatici fatti di questi mesi eravamo impegnati nelle ricerca di una soluzione per conciliare tale esigenza con la mancanza di risorse. Com'è noto, a causa della perdita strutturale ridotta da 30 a 15 milioni di euro l'anno, come risulta dal bilancio consuntivo approvato a fine aprile, la nostra Azienda non può contrarre altri debiti e non ha margini economici per fare fronte a investimenti importanti. Ma gli esiti della pandemia rendono ancora più evidente quanto sia indispensabile per un ospedale no Covid, destinato a rimanere tale, disporre di una Tac evoluta e dotata di applicazioni per lo studio di altri distretti corporei oltre quelli tradizionali. L'apparecchio installato ad Atessa resta destinato ai pazienti Covid, che abbiamo necessità di studiare per monitorare gli effetti a medio e lungo termine sulla funzionalità respiratoria. Ma a Lanciano serve una tecnologia evoluta come quella di Vasto, così da completare e rendere realmente efficiente la rete radiologica aziendale». Per il manager Asl «è evidente, quindi, la necessità di dotarsi di una diagnostica avanzata per recuperare sulle patologie oncologiche ed estendere lo studio al sistema cardiovascolare, anche pensando ai danni causati dal Coronavirus alle cellule del tessuto cardiaco e al rischio di trombosi. Il mio impegno nel reperimento delle risorse, stimate in circa 350 mila euro, sarà totale e spero che lo stesso possano fare rappresentanti delle istituzioni e società civile che hanno a cuore il “Renzetti” e auspicano un salto di qualità anche nella diagnostica. D'altra parte abbiamo già sperimentato con successo ad Atessa la sinergia con il mondo delle imprese, che ha sostenuto e fatto proprio il nostro progetto permettendoci di essere operativi mentre eravamo in piena emergenza. Se anche a Lanciano e nel territorio Frentano ci fossero sensibilità analoghe - conclude Schael - la nuova Tac diventerebbe un bene partecipato, intorno al quale rinvigorire quel senso di appartenenza prezioso per ogni comunità».