Oltre 250 studenti si sfideranno in numerose prove legate al Beach Golf, disciplina che rivoluziona il modo tradizionale di giocare a golf: nato grazie all’esperienza del presidente della BGSA, Mauro De Marco, può essere praticato da tutti, sia adulti che bambini e si adatta a diverse superfici quali erba, sabbia, asfalto. La cerimonia di apertura dell’evento si è svolta ieri sera ed ha impegnato lo staff della BGSA nella logistica e nella gestione degli atleti provenienti da tutta Europa. Dopo una cena di benvenuto a base di pasta e arrosticini, i tradizionali ringraziamenti hanno lasciato il posto ad una grande festa di inaugurazione. E’ nell’ottica di combattere il fenomeno del bullismo attraverso uno sport senza barriere che nasce il progetto dell’Anti-Bullying Beach Golf European Contest, finanziato nell’ambito del programma Erasmus + attraverso la linea “Not-for-profit Event” della Commissione Europea.
Solo 8 progetti finanziati in tutta Europa e quindi un grande successo per l’Italia, che ha vinto grazie a questo progetto. La competizione permetterà ai ragazzi provenienti da 15 nazioni europee di sfidarsi attraverso numerose prove tecniche: vi saranno infatti gare volte a testare la precisione, altre volte a valutare la forza, altre che permetteranno di misurare la capacità di giocare sotto pressione. Insomma sarà una sfida – letteralmente – all’ultimo colpo, che affianca la tematica sportiva anche all’impegno sociale: l’evento infatti rappresenta la fase conclusiva di un progetto il cui fine ultimo è la lotta al bullismo in ogni sua declinazione. Gli atleti in gara, la cui età degli atleti variano dai 16 ai 50 anni, sono infatti spesso direttamente coinvolti in queste dinamiche: grazie al progetto hanno potuto apprendere come contrastare il fenomeno e come apportare un aiuto concreto in situazioni spesso complesse.
La competizione rappresenta la fase conclusiva di questo progetto che si è sviluppato nel tempo attraverso diverse fasi: nelle precedenti infatti, per ognuno dei 15 paesi, 5 docenti universitari di scienze motorie hanno seguito qui a Montesilvano, un training teorico e pratico per combattere il bullismo attraverso le attività del Beach Golf. Non a caso, il simbolo del progetto è un camaleonte: i due occhi rappresentano sì il bullo e il bullizzato, ma indicano anche la possibilità di adattarsi, cambiare, migliorare. Durante questo training, grazie al contributo di psicologi e professionisti della disciplina, gli studenti hanno potuto comprendere appieno le diverse sfaccettature di questo fenomeno, che coinvolge ogni anno moltissimi ragazzi.
A training concluso, i 5 rappresentanti di ogni nazione hanno diffuso le loro conoscenze nei diversi licei dei propri paesi coinvolgendo migliaia di ragazzi e selezionando poi 10 studenti per formare il team che gareggerà durante la competizione. Un progetto dunque molto lungo e complesso, organizzato con maestria dalla BGSA, che da anni si occupa di eventi dalla portata internazionale. Si tratta in sostanza di un evento poliedrico, che si sviluppa sia sul piano sportivo che su quello dell’impegno sociale. Non solo: l’evento è anche un’occasione unica dal punto di vista turistico: le coste pescaresi faranno da cornice alle numerose gare che si svolgeranno durante questi 3 giorni di competizione. Grandi assenti dell’evento proprio le istituzioni pescaresi, che non hanno preso parte alla cerimonia di apertura di questo evento internazionale.
Le motivazioni? Le abbiamo chieste al presidente della BGSA, Mauro De Marco, che ha risposto cripticamente con un “adesso concentriamoci sulle gare, a evento finito parlerò di altro”. Molti saranno tuttavia gli ospiti (al momento segretissimi) che saranno presenti durante la competizione, e che contribuiranno alla riuscita dell’evento. Oltre alle 3 squadre vincitrici, verranno eletti anche 3 vincitori assoluti. Al termine della cerimonia di premiazione, una lunga festa infiammerà il villaggio e concluderà questa bellissima esperienza.