Sono i ragazzi del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo (Sasa), che lo scorso 5 ottobre, a Pieve di Cadore, si sono cimentati nella Dolomiti Rescue Race, la nota competizione ormai giunta alla nona edizione consecutiva, l’unica manifestazione nazionale e internazionale riservata ai componenti del soccorso alpino con prove tecniche e di resistenza, che quest’anno ha visto la partecipazione complessiva di 63 squadre provenienti da dieci diversi paesi del mondo. Gli atleti di Austria, Italia, Croazia, Repubblica Ceca, Romania, Grecia, Slovacchia, Slovenia, Serbia e Inghilterra si sono affrontati in squadre da quattro, attraverso un percorso di 15 chilometri di sviluppo, con un dislivello in salita di 1250 metri e in discesa di 1440 metri.
La partenza della gara, fissata alle 8,30, si è svolta come ogni anno da Praciadelan di Calalzo di Cadore (BL). Le squadre sono poi salite ai Piani del Monte Antelao e a Forcella Piria, per proseguire in cresta, calarsi poi con le corde doppie, raggiungere la vallata, attrezzare la barella e con questa arrivare al traguardo in Piazza Tiziano a Pieve di Cadore (BL), dove i primi arrivi sono stati attorno alle 10.30.
La Dolomiti Rescue Race, evento nato per il volere della stazione di soccorso alpino di Pieve di Cadore (membro del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - 2a Zona Delegazione Dolomiti Bellunesi), è stato concepito principalmente con l'obiettivo finale di riunirsi in una occasione di festa con le varie stazioni del Soccorso Alpino e Speleologico, al di fuori dell’ambiente e di un'operazione di intervento in montagna. Da ben nove edizioni l’evento riscuote un grande successo, grazie anche alla partecipazione, da quest’anno, delle squadre di alcune regioni situate sull’arco appenninico, come Abruzzo, Marche e Umbria.