I fatti fanno riferimento a quanto accaduto il 1 settembre 2019, allo stadio Aragona di Vasto, durante l’incontro di calcio tra le squadre Vastese Calcio 1902 - Chieti, valevole per il Campionato Nazionale di serie “D”, girone “F”. Nel corso della partita, nel corso di un’azione di gioco, a ridosso del settore riservato ai tifosi locali, denominato “Curva D’Avalos”, è stata lanciata una bottiglietta piena d’acqua che ha raggunto il campo da gioco, finendo vicinissima alla postazione del portiere. Da un attento esame delle immagini, estrapolate dal circuito di videosorveglianza da parte di personale della Polizia Scientifica del Commissariato di P.S. di Vasto, è stato riconosciuto l’autore del gesto. Si tratta dl 42enne T,O:L: persona nota alle forze dell’ordine. Considerata la gravità del gesto e la necessità di ripristinare e tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica, su richiesta del Commissariato di P.S. di Vasto, il signor Questore della Provincia di Chieti, Dr. Borzacchiello, ha disposto, nei confronti dell'uomo, il divieto di accesso per due anni in tutti i luoghi in cui si svolgeranno manifestazioni sportive, sia professionistiche che dilettantistiche, comprese le sedute di allenamento, i tornei e trofei nazionali, nonché quelle della Nazionale Italiana di calcio e di tutte le partite di Basket con relative sedute di allenamento. Il provvedimento comprende altresì il divieto di transitare nelle vicinanze dello stadio nell’arco di tempo compreso tra tre ore prima dell’inizio dell’incontro calcistico e tre ore dopo il termine e nelle aree di sosta, di transito o del trasporto di coloro che partecipano o assistono alle medesime manifestazioni sportive. Il D.A.S.P.O. è stato emesso nell’intento di non lasciare impuniti gli autori di tali gesti, ricordando che gli stadi devono rimanere un luogo di svago e di sport in cui non può esserci posto per la violenza e l’illegalità.