Lo stand-up paddle domenica 25 aprile fa tappa nel capoluogo con la “Beach Race Pescara 2021”, gara valida per la 2a tappa del circuito nazionale della Federcanoe (FICK) riconosciuta dal CONI, valevole per la convocazione ai Mondiali ICF in Ungheria del settembre 2021. Una manifestazione che porterà domenica mattina, sulla spiaggia comunale della Madonnina, non meno di 150 atleti provenienti da tutta Italia.
L’evento è stato presentato questa mattina in conferenza stampa alla presenza degli assessori comunali allo Sport, Patrizia Martelli, e ai Grandi Eventi, Alfredo Cremonese, e dei responsabili del club organizzatore, l’Asd Sup Center Pescara, Andrea Verdecchia e Nicola Masci.
"Si tratta di un appuntamento di rilievo – ha detto l’assessore Comunale allo Sport, Patrizia Martelli – che rappresenterà senza dubbio una bella vetrina per Pescara e per il suo mare. Il Sup è una disciplina sportiva che si presta molto alle caratteristiche della nostra città. Il circuito nazionale spero in futuro possa eleggere Pescara come una delle sedi di riferimento del movimento nazionale. Noi intanto saremo pronti dopodomani affinché tutto vada per il meglio e in piena sicurezza".
Il SUP ( ma pronunciato “SAP”) è uno sport antichissimo e variante del surf, e sta prendendo il sopravvento in tutto il mondo: è una disciplina degli sport acquatici in cui, stando in piedi su una tavola, si utilizza una pagaia per la propulsione. In questa circostanza, all’evento sportivo si unisce oltretutto l’attenzione alla problematica ambientale riguardante l’impatto della plastica, essendo la manifestazione totalmente plastic free.
"Pescara è tra le prime città a ripartire anche grazie a questi atleti - ha affermato l’assessore ai Grandi Eventi Alfredo Cremonese – con un afflusso di sportivi e di appassionati che potranno conoscere la nostra Pescara e vedere quanto è bella, potranno fare pranzo d’asporto e dare un aiuto anche al commercio e al turismo. Questo è motivo d’orgoglio e quindi ringrazio i responsabili dell’Asd Sup Center".
"Questa disciplina non conosce restrizioni perché - ha spiegato Andrea Verdecchia - è praticabile da tutti, dai bambini (5-6 anni) e dagli adulti senza limiti di età. Viene praticata in maniera amatoriale per chi ama rilassarsi e godersi l’acqua da un’altra prospettiva, o in maniera agonistica visto la presenza di campionati di livello nazionale, europeo e mondiale, ed è oggetto di discussione per entrare come sport olimpico a Parigi nel 2024. È un’attività completa per via dell’enorme quantità di muscoli che si vanno a interessare, ma anche mentalmente, essendo uno sport da praticare in acqua, quindi in natura".