Marted 03 Dicembre 2024
Importanti le immagini delle telecamere di video sorveglianza che avrebbero immortalato la targa dell’auto dei malviventi
Il giovane ha poi abbandonato il furgone e rubato un altro mezzo. Per lui sono scattate le manette
Vittima un'anziana alle quale i truffatori erano riusciti a fare credere che il figlio aveva avuto un sinistro stradale derubandola di una considerevole quantità di oro e preziosi.
L’accusa è di furto aggravato in concorso
Sono cinque cittadini cileni che nei giorni scorsi erano riusciti ad impossessarsi di telefoni cellulari e abbigliamento utilizzando buste schermate.
Recuperate bici e monopattini per un valore di 10.000 euro, si cercano i legittimi proprietari.
Gli agenti della squadra volante lo hanno fermato per un controllo di routine ha scoperto che l’uomo aveva numerose denunce a carico.
L’uomo è stato anche denunciato per evasione dagli arresti domiciliari
Almeno 4 i furti con scasso nel corso dei quali l’uomo aveva rubato denaro contante, tablet, smartphone e una bicicletta elettrica
Disposti gli arresti domiciliari
Hanno preso di mira un negozio in un centro commerciale ma avevano numerosi pregiudizi di Polizia per aver commesso analoghi furti in numerose città
Il valore delle auto rubate dai tre, tra dicembre 2023 e aprile scorso, ammonta a circa 300 mila euro
Aveva il volto travisato ma l'analisi attenta della polizia delle immagini delle telecamere di videosorveglianza ha fatto emergere il particolare che lo ha di fatto inchiodato.
L’uomo, avrebbe inscenato il c.d. “cavallo di ritorno” in questo caso il “cane di ritorno”-, per cui sarebbero stati necessari 500euro, quale scotto per l’intermediazione avuta con i presunti ladri.
Nella sua abitazione i militari dell'Arma hanno trovato la Smart Tv ancora imballata che è stata riconsegnata al supermercato
Si tratta di una banda composta da due coppie sudamericane accusate non solo del furto a L'Aquila ma anche in due gioiellerie in Umbria. L'altra coppia viene ricercata.
La merce sottratta è stata poi occultata all’interno di alcuni bustoni protetti con della carta stagnola in maniera da oltrepassare le casse senza essere intercettati dai sistemi antitaccheggio.
Le indagini continuano per individuare il complice
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