I risultati del monitoraggio vengono fuori da una notevole mole di dati raccolti nella Riserva: i segni di presenza di orso rilevati ammontano a 428, in aumento rispetto al 2021, di cui il 97% rilevato direttamente dal personale della Riserva. Allo stesso modo la ricerca di campioni di pelo ha portato alla raccolta di 100 campioni che sono stati inviati a ISPRA per le analisi genetiche previste.
Questi dati, ancora una volta testimoniano come la Riserva rappresenti un territorio cruciale per la conservazione e l’espansione della specie, posta a cavallo tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Nazionale della Majella. Tramite l’utilizzo di diverse tecniche disciplinate di monitoraggio individuate nel Protocollo messo a punto dalla Rete di Monitoraggio Abruzzo e Molise (foto‐trappolaggio, monitoraggio dei “grattatoi ‐ Rub Tree” e realizzazione di “trappole per pelo”) si è riusciti ad avere un quadro abbastanza chiaro ed esaustivo, basato sulle evidenze scientifiche, della frequentazione dell’Orso nei territori della Riserva e del Comune di Pettorano.
Dalle analisi genetiche effettuate da ISPRA, 4 individui sono risultati in assoluto nuovi per l’intera popolazione di Orso bruno marsicano, poiché non ancora conosciuti in precedenza. Una ulteriore notizia positiva è la frequentazione della Riserva Naturale da parte di altri individui di sesso femminile: una femmina con due cuccioli dell’anno al seguito (FWC2) e dell’orsa Barbara (F1.129) catturata nel mese di ottobre, per la seconda volta nella Riserva, da una squadra mista, composta dal personale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e della Riserva Naturale ed è stata munita di un radiocollare satellitare messo a disposizione dal PNALM.
“Questi importanti risultati raggiunti ‐ commenta Simona Schiappa, Assessora del Comune di Pettorano – rendono giustizia del costante e imponente lavoro della nostra Riserva, nell’ambito delle attività della Rete di Monitoraggio, e dimostrano come i nostri territori abbiano una valenza cruciale non solo nella tutela dell’intera popolazione, ma anche in relazione alla sua tanto auspicata espansione demografica e territoriale, condizione indispensabile per la conservazione della specie nel lungo termine”.