Gli appartamenti saranno destinati ad ospitare gli uffici pubblici dell'Avvocatura comunale. I beni erano stati sequestrati nell’ambito di un’importante operazione condotta nell’aprile 2013 dalla Polizia stradale e dal commissariato di Lanciano, su ordine della Procura, che coinvolse due uomini arrestati in differenti inchieste per associazione a delinquere. Il tribunale di Chieti aveva disposto il sequestro di beni patrimoniali, per un totale di circa un milione e 700 mila euro. Nell’inchiesta che riguardava uno dei due arrestati, che era accusato di falso e truffa, era stata disposta la confisca dei suoi beni del valore di circa un milione e mezzo di euro, tra cui questi due appartamenti su corso Trento e Trieste a Lanciano, del valore di 404.500, che l’uomo, secondo quanto emerso nelle indagini, aveva acquisito nel tentativo di estorsione ai danni di una donna di Lanciano.
- “E' un cerchio che si chiude positivamente per la collettività, la giustizia ha i suoi tempi ma alla fine prevale sempre: due appartamenti di pregio, in una posizione centrale, sono stati confiscati alla criminalità e destinati alla comunità lancianese per sempre. Si tratta di un segnale forte che oggi vede il suo compimento ma che è partito nel 2013 con l'allora Procuratore di Lanciano dott. Francesco Menditto, che ringrazio insieme a tutti i protagonisti di questa bella storia a lieto fine. Qui saranno trasferiti dopo i lavori di adeguamento gli uffici dell'Avvocatura comunale che ora si trovano in via dei Frentani, proprio a sottolineare il valore non solo simbolico di questo trasferimento che aggiunge al pubblico e sottrae alla criminalità. Un bel giorno per Lanciano e i cittadini”, - commenta il Sindaco Mario Pupillo.