Dalle prime luci dell’alba di oggi, nelle province di Chieti, Genova, Campobasso e Foggia, Carabinieri e Finanzieri dei rispettivi Comandi Provinciali di Chieti, coadiuvati dai colleghi territorialmente competenti, dai militari del recente istituito Squadrone Carabinieri Cacciatori di Puglia nonché da numerose unità cinofile e da due elicotteri, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di L’Aquila, Dott. Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo abruzzese - Dott. Stefano Gallo - che ha coordinato le indagini.
Destinatari delle odierne misure restrittive sono 20 soggetti, per lo più di nazionalità albanese nonché romeni ed italiani, tutti appartenenti ad un sodalizio criminale con base nell’area del Vastese, accusati a vario titolo di traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nonché detenzione di armi, utilizzate per garantirsi l’egemonia sul territorio e sulle principali piazze di spaccio.
L’attività investigativa è stata avviata nell’ottobre del 2016 a seguito di alcuni colpi di arma da fuoco esplosi a San Salvo (CH), all’interno del bar «Evelin», tra due diverse organizzazioni criminali albanesi, ove alcuni esponenti rimasero gravemente feriti.
La stessa ha consentito di accertare e documentare che lo stupefacente raggiungeva la località teatina attraverso la gestione di canali privilegiati di approvvigionamento con l’Albania, l’Olanda e la Slovenia, agevolata dalla disponibilità di armi.
Durante tutta l’attività investigativa, durata oltre un anno e mezzo, sono state tratte in arresto in flagranza di reato complessivamente 12 persone e sottoposti a sequestro 13 kg di droga nonché due pistole.
L’operazione odierna testimonia l’attenzione delle Forze dell’Ordine al contrasto dei traffici illegali su tutta la Provincia di Chieti e, in particolare, nel quadrante meridionale delle località di Vasto e San Salvo, da sempre crocevia di attività criminali ad opera di organizzazioni provenienti da altre regioni limitrofe o, come in questo caso, da soggetti stranieri. Carabinieri e Finanzieri in stretta sinergia operativa, sono convinti di aver inferto un duro colpo alla rete del narcotraffico che imperava su quell’area.