I militari del Nucleo Carabinieri Cites di stanza presso il Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, nell’ambito dell’operazione “Low Cost”, svolta a livello nazionale per scongiurare il commercio illegale di Corallo, venduto ad un prezzo più basso rispetto a quello certificato Cites, hanno effettuato da luglio ad ottobre di quest’anno 25 controlli negli esercizi commerciali della Regione Abruzzo, in particolare 8 nel Chietino, 7 nell’Aquilano e 5 ciascuno nel Teramano e nel Pescarese. L'operazione ha portato al sequestro di circa 7 kg di Corallo appartenente all’Ordine “Scleractinia”, che comprende specie tutelate dalla Convenzione Internazionale sul Commercio delle Specie di Flora e di Fauna minacciate di estinzione (in Inglese “Convention on International Trade of Endangered Species - Cites”): si tratta di pezzi di scheletro calcareo del Corallo venduto in bustine come accessorio decorativo per acquari. Durante gli accertamenti, inoltre, sono stati deferiti alle competenti autorità giudiziarie cinque persone di nazionalità cinese, titolari di altrettanti negozi specializzati nella vendita di materiale per acquari, per il reato di detenzione ed offerta in vendita di Corallo tutelato dalla Convenzione di Washington, in assenza di specifica documentazione Cites che ne dimostrasse la regolare acquisizione. “Il commercio illegale dei Coralli tutelati dalla Convenzione di Washington, siglata negli Stati Uniti nel 1973” fa notare il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, “accresce la pressione antropica su queste specie già sottoposte agli effetti negativi dei cambiamenti climatici (riscaldamento e innalzamento degli oceani) e al rischio di estinzione”.