Hanno scelto di investire e credere nell’Abruzzo, terra di origine dei loro cari, per creare una bellissima realtà che ospita oggi oltre 250 animali. Hanno costruito pian piano, dal 2011, uno Zoo che ogni anno attira in contrada Scalzino a Rocca San Giovanni, tantissimi visitatori provenienti da tutta Italia. Ed ora, a causa dell’emergenza Covid- 19, temono di vedere sgretolarsi tutti gli anni di sogni realizzati con mille sacrifici e soprattutto temono per la vita dei loro amati animali. Stiamo parlando della famiglia Bellucci. Il patron Mario, i suoi tre figli, Renato, Alessandro e Claudio, la moglie Ivette e poi tutti i collaboratori di una squadra appassionata che ogni giorno si occupa di accudire tantissimi animali, molti sono nati proprio qui in questa oasi immersa tra gli ulivi, di Rocca San Giovanni, basti pensare ai famosi LeonTigre, diventati per anni testimonial dello Zoo d’Abruzzo, perché nello Zoo, con impegno e dedizione, è stato ricreato il loro habitat naturale. E poi la giraffa, il rinoceronte, gli elefanti, i lemuri i macachi, le zebre, i cammelli, i rapaci, le foche, i lama, i volatili più belli e colorati, per non parlare dei cavalli, grande passione di Ivette,meravigliosa amazzone che li cresce da piccoli e li educa per poi entrare così tanto in simbiosi con loro da realizzare degli show che lasciano davvero i visitatori a bocca aperta. Una realtà, quella dello Zoo d’Abruzzo, che ha aperto anche alla didattica, ed ogni anno accoglie le scolaresche che hanno la possibilità, attraverso il percorso creato all’ interno dei vari spazi dedicati, di conoscere le vari specie animali, le loro caratteristiche ed anche tante curiosità fornite da persone esperte. Insomma un’area faunistica che è un fiore all’occhiello per l’Abruzzo, sia a livello turistico che educativo, tanto da essere stata più volte ospite di trasmissioni dedicate agli animali sulle reti Mediaset, soprattutto in occasione delle nuove nascite, perché ogni anno allo Zoo si riproducono tanti esemplari che, pur essendo originari di altri paesi spesso con clima e temperature diverse dalla nostra, hanno trovato un luogo sicuro in cui vivere e procreare. L’emergenza Covid sta mettendo in ginocchio anche questa attività in Abruzzo, con il timore più grande quello di vedere morire per mancanza di cibo e cure gli animali. Lo Zoo avrebbe dovuto riaprire i battenti al pubblico a marzo, erano stati fatti anche alcuni importanti investimenti per renderlo ancora più bello ed accogliente, con l’entusiasmo di sempre che carica e motiva questa bella e unità famiglia. Poi la chiusura forzata e senza l’introito degli ingressi l’angoscia di non poter sfamare gli animali e di non riuscire ad avere un reddito per sostenersi. Il pensiero dei Bellucci anche per chi lavora da anni con loro. Subito è stato lanciato un Sos sui social da parte di Renato Bellucci, che è un po’ il frontman della famiglia, l’obiettivo è quello di vendere i biglietti in prevendita. L’ appello è stato raccolto dalla Regione, con l’assessore Mauro Febbo che ha preso a cuore la vicenda e si è impegnato, tramite la protezione civile, a fornire di una prima tranche di alimenti la struttura. La Regione Abruzzo ha annunciato l’acquisto di biglietti da distribuire nelle scuole per un importo di 12mila euro. Poi l’importante supporto di Luca Tosto, l’imprenditore che deciso di scendere in campo a sostegno dello Zoo d’Abruzzo e della famiglia Bellucci acquistando biglietti per i suoi dipendenti. Ma tutto ciò non basta, occorre un aiuto da parte di tutti. Sono tanti gli imprenditori che potrebbero dare un loro supporto. Gli animali hanno bisogno di molta carne e pesce e sarebbe importante se le aziende della filiera alimentare scegliessero di dare un proprio contributo. E poi si confida nel buon cuore di ogni famiglia abruzzese, comprare un biglietto online, una sorta di patto, la promessa che una volta trascorso questo difficile momento di emergenza si potrà passare una bella giornata in famiglia proprio allo Zoo d’ Abruzzo, sapere di aver contribuito a mantenere in vita gli animali, sapere di essere stato un piccolissimo ma importante, ingranaggio di quella macchina della solidarietà che si sta muovendo per fa sì che questa realtà non scompaia dall’Abruzzo e che continui ad accogliere ed a fare felici suoi tanti visitatori, soprattutto i bambini, a strappare sorrisi e a far capire che anche gli animali devono essere tutelati, rispettati e salvati anche in momenti di difficoltà come quello che stiamo vivendo.