Sabato 23 Novembre 2024

Cronaca

Coronavirus, crescono i casi in provincia di Chieti localizzati in alcune aree in particolare

27/10/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Coronavirus, crescono i casi in provincia di Chieti localizzati in alcune aree in particolare

227 i casi attivi, 15 in area medica, 4 i pazienti in rianimazione. Schael: "Solo i contagiati vaccinati non sono gravi"

Sale l’allerta in provincia di Chieti per un’impennata di contagi da Covid-19, localizzata in alcune aree in particolare. Nell’ultima settimana il tasso di incidenza settimanale è pari a 37,99 caso ogni 100 mila abitanti, con focolai concentrati a Sud della regione che hanno fatto schizzare in alto la media provinciale: nel Distretto di Vasto sono 89 i casi ogni 100 mila abitanti, mentre l’Alto Vastese tocca quota 97, arrivando quasi a doppiare la soglia critica dei 50 casi ogni 100 mila abitanti.

L’incremento è stato determinato anche dai contagi che si sono sviluppati nella Rsa di Celenza sul Trigno, dove sono risultati positivi 20 ospiti e 6 operatori, con sintomi lievi o anche asintomatici. Complessivamente sono 227 i casi attivi in provincia di Chieti, di cui 212 a domicilio e 15 ricoverati in ospedale, di cui 4 in Rianimazione. Sono le città più grandi a sommare il maggior numero di contagi, che arrivano a coprire il 54% del totale: 73 a Vasto, 21 a Lanciano, 17 a Chieti, 9 a Francavilla al Mare. Al momento le catene di trasmissione risultano tempestivamente tracciate, ma il Dipartimento Prevenzione ha intensificato la sorveglianza al fine di evitare un’ulteriore diffusione del virus, anche in considerazione della maggiore presenza di Variante Delta e del primo caso di Delta Plus (negli ultimi 15 giorni è di 630 la media dei tamponi giornalieri).

Sul fronte della scuola nella sesta settimana dell’anno scolastico sono stati registrati 22 casi, di cui 19 alunni e 3 docenti, con due cluster, ancora a Vasto e uno a Lanciano. I dati sulla diffusione dei contagi richiamano una volta di più, semmai ce ne fosse bisogno, la necessità di estendere la copertura vaccinale oltre l’80%, a protezione dell’intera comunità: la bassissima percentuale di pazienti ricoverati, infatti, conferma l’efficacia dei vaccini, che evitano la malattia grave e riducono la trasmissione virale anche in caso di positività. Alla data del 24 ottobre sono state somministrate 562.019 dosi, raggiungendo il 78% della popolazione con la prima dose e il 71% anche con la seconda.

E’ in corso, inoltre, la campagna con le terze dosi riservata ai soggetti con età superiore ai 60 anni e agli operatori sanitari , che al momento ha interessato 3.272 utenti, e proseguirà con maggiore impulso a partire da oggi stesso con l’apertura delle prenotazioni su Poste, tramite il link https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it/, oppure chiamando il numero verde 800 009 966 attivo tutti i giorni dalle ore 8.00 alle 20.00, o infine rivolgendosi al postino. Per accedere è importante che per gli over 60 siano passati 6 mesi dalla seconda somministrazione, mentre basta che siano trascorsi 28 giorni per le persone con gravi deficit immunitari. “Abbiamo sotto gli occhi la conferma concreta di quanto la scienza ripete ormai da mesi - sottolinea il Direttore generale della Asl Thomas Schael - : gli effetti del vaccino li vediamo, ed è un motivo sufficiente per ritoccare al rialzo la copertura e mettere ancor più al sicuro le nostre comunità. E’ un dovere in capo a ognuno quando in ballo c’è la salute pubblica, come in questo caso. I nostri Hub vaccinali sono aperti e pronti a soddisfare la domanda espressa dal territorio: anche a fronte di un numero ben più alto di utenti che chiedono la vaccinazione, siamo pronti a rispondere con un’organizzazione adeguata”.

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