Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione stanno svolgendo in queste ore una funzione fondamentale nell’ambito della didattica, e se prima delle misure imposte dal Governo per contenere il contagio del Coronavirus, la tecnologia a scuola era utile, ma non indispensabile, oggi rappresenta la conditio sine qua non per supportare i docenti nello sforzo formativo a distanza e non far rimanere gli alunni indietro nel raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. Non basta dare consegne da eseguire a casa, gli insegnanti competenti lo sanno, ma adattarsi ai nuovi scenari in cui i protagonisti sono alunni inclini alla tecnologia, i cosiddetti nativi digitali, termine ideato nel 2001 da Marc Prensky, per indicare gli studenti nati dopo il 1985 e quindi cresciuti con i nuovi dispositivi tecnologici. “L’azione didattica passa attraverso l’impegno del docente e non può ridursi alla mera assegnazione dei compiti” è quanto sottolinea il professore Carlo Orecchioni, docente del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Lanciano, che proprio stamane ha tenuto una lezione in video conferenza con i ragazzi iscritti all’indirizzo sportivo della scuola.
“Insegnanti ed alunni sono ora legati ad un filo che consente loro di non interrompere il dialogo educativo, elemento indispensabile nella delicata fase che si sta vivendo. In questo momento di smarrimento, stiamo facendo squadra anche a distanza, promuovendo il rapporto tra pari e facendo sentire ai nostri studenti la presenza della scuola”. E gli allievi stanno rispondendo in modo positivo a questa nuova sfida, dimostrando un grande senso di responsabilità. Anche l’istituto comprensivo "Don Milani" di Lanciano si è attivato subito per far fronte all'emergenza coronavirus, che ha comportato la sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole. “Tutto il corpo docente, in questi giorni, è pervaso da un forte spirito di solidarietà e collaborazione” spiega l’insegnante Alessia Giannantonio, “Pertanto, ognuno sta provvedendo a mettere in campo le proprie competenze, siano esse digitali o creative, affinché gli alunni possano affrontare questi giorni con maggiore serenità senza dimenticare quanto finora è stato appreso”.
L'invito dell’IC frentano è quello di realizzare attività che tengano impegnati gli alunni senza ricevere un sovraccarico di compiti. Inoltre, si è reso ancor più indispensabile il lavoro di rete con le famiglie: “Un dialogo aperto e di supporto, necessario per fronteggiare questa emergenza” sottolinea l’insegnante. E per far sentire ancor di più la vicinanza e il calore ai loro alunni, molti docenti hanno provveduto alla realizzazione di video-lezioni on line. Il gruppo chiuso Facebook della scuola si arricchirà di giochi interattivi, spunti creativi e tutto quello che potrà essere di supporto per una didattica a distanza che, conclude l’insegnante “Ci terrà più vicini in questi giorni in cui saremo lontani”. La metodologia inclusiva di utilizzo della TIC è quella di valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto attraverso mediatori efficaci quali le immagini. L’impiego di strategie visive in classe è utile per tutti gli alunni, ne è convinto l’istituto comprensivo Umberto Primo di Lanciano, che in questi giorni, rispondendo alle istanze del Miur, ha messo in campo le proprie risorse umane e strumentali in questo ambito. Il registro elettronico, continua a rappresentare il trait d’union tra famiglie e i docenti, grazie ad esso si viene a conoscenza dei compiti e delle lezioni da seguire, ma ora al suo interno trovano spazio anche video lezioni scaricate da YouTube e prodotti realizzati dagli stessi insegnanti, molti dei quali nativi digitali non sono, ma che dimostrano la loro capacità di multitasking, ossia la capacità di svolgere contemporaneamente diverse tipologie di compito, ottimizzare i tempi di lavoro e di essere strategici, in grado cioè di progettare, scegliere ed informare. “Sto producendo alcuni video per i miei alunni del laboratorio pomeridiano di inglese” spiega la maestra Petra Flamminio, docente dell’IC Umberto Primo “In cui trovano spazio letture, attività di comprensione del testo, esercizi ed approfondimenti. L’obiettivo è quello di ricreare la routine scolastica in una sorta di classe virtuale per far sentire ai bambini la nostra vicinanza consci anche dell’efficacia dell’utilizzo delle TIC nelle lingue straniere”. S.L.