Domenica 20 Aprile 2025

Cronaca

Coronavirus, Pala UdA di Chieti chiuso al pomeriggio per il caldo, la Asl si scusa

28/07/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Coronavirus, Pala UdA di Chieti  chiuso al pomeriggio per il caldo, la Asl si scusa

La Direzione Asl: "Utenti avvertiti con Sms"

Uno spiacevole inconveniente legato alla diversa organizzazione delle vaccinazioni al Pala UdA, chiuso al pomeriggio per via delle condizioni climatiche che rendono poco praticabile la struttura. Dalla Direzione Asl arriva un chiarimento sull’episodio accaduto nel pomeriggio di ieri, quando alcuni utenti muniti di prenotazione hanno trovato la struttura chiusa.

“Nel momento in cui abbiamo deciso di concentrare tutti gli appuntamenti al mattino per via del caldo ne abbiamo dato notizia attraverso tutti i canali, e sono stati avvertiti con un Sms tutti gli utenti interessati - precisa il Direttore generale Thomas Schael - . Evidentemente non tutti sono stati raggiunti dal messaggio. Ce ne dispiace e ci scusiamo per il disagio patito con tutte le persone coinvolte, che adesso stiamo rintracciando per poter offrire loro una nuova data. Ad ogni modo gli utenti che ieri non hanno potuto ricevere il vaccino possono presentarsi liberamente, anche senza appuntamento tutte le mattine al Centro vaccinale presso l’Uccp nell’ex ospedale se si tratta di prima dose, mentre per il richiamo il riferimento resta il Pala UdA, ma sempre nelle ore mattutine. Spiace comunque molto che abbia finito col penalizzare gli utenti, anche se per una sola giornata, una decisione assunta proprio con la finalità di limitare i disagi dovuti al caldo per cittadini e operatori”.

Si è trattato, quindi, di un disguido nella comunicazione del cambio di orario stabilito per l’hub vaccinale, che comunque cederà il passo al Pala Colle dell’Ara che sarà attivo dal prossimo 3 agosto, a conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria eseguiti dal Comune.

CONDIVIDI:

Potrebbero interessarti

Il corpo del 48enne ritrovato in un laghetto della Val Vibrata. Era scomparso da venerdì. I carabinieri indagano: si fa strada l’ipotesi della rapina finita nel sangue.

Un carico di sorrisi, uova di cioccolato e peluche per i piccoli pazienti dei reparti pediatrici. Un gesto che commuove, nel ricordo del collega Maurizio Berardinucci.

Si finge operatore antifrode e convince un pensionato a trasferire i risparmi della vita su un conto trappola. I Carabinieri ricostruiscono il flusso del denaro e fermano (in parte) la fuga dei soldi.

Una notte di paura nella tranquillità di un piccolo centro del teatino: tentata estorsione, maltrattamenti, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Solo l’intervento con spray urticante ha evitato il peggio.