Venerdì 20 Dicembre 2024

Cronaca

Guardia di Finanza Chieti, scoperta maxi frode ai danni dello Stato, sequestrato oltre un milione di euro

18/12/2024 - Redazione AbruzzoinVideo
Guardia di Finanza Chieti, scoperta maxi frode ai danni dello Stato, sequestrato oltre un milione di euro

Nel mirino una società di capitali guidata da una donna aquilana ritenuta dagli inquirenti una cosiddetta testa di legno

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti ha deferito alla Procura della Repubblica locale, tre soggetti resisi responsabili, a vario titolo, di reati di natura tributaria e dell’indebita
percezione di finanziamenti pubblici.


Nello specifico, i militari della Tenenza di Ortona - coordinati dal Ten. Giancarlo Passeri - in esito ad un’attività info-investigativa sono risaliti ad una società di capitali (rappresentata da una cinquantaduenne aquilana risultata una “testa di legno”), apparentemente con sede nel territorio
teatino ed operante nel settore delle attività di pulizia specializzata di edifici ed impianti, che ha acquisito ingenti finanziamenti pubblici quantificati complessivamente in quasi 1 milione e 400 mila
euro.


L’indagine delle Fiamme Gialle - delegata dal Sostituto Procuratore, dott. Giuseppe Falasca - ha permesso di accertare che la società di capitali (amministrata da un aquilano di sessant’anni) ha
simulato, attraverso la falsificazione di bilanci pregressi, il possesso dei requisiti necessari per conseguire delle agevolazioni su due distinte linee di finanziamento: la prima di 656 mila euro, erogata
dalla società SIMEST S.p.a. - impresa a supporto dell’internazionalizzazione delle aziende italiane -
per iniziative promozionali da concretizzare in Azerbaigian, Sud Africa e Canada; la seconda, di oltre 720 mila euro, assegnata da istituti di credito richiedenti la garanzia della Banca del Mezzogiorno -
MedioCredito Centrale S.p.a., riguardante le imprese compromesse dall’emergenza da COVID-19.


Ad accredito avvenuto, la società di capitali provvedeva ad acquistare auto aziendali e ad effettuare
pagamenti a diversi soggetti giuridici, simulando in tal modo, rapporti commerciali mai avvenuti con
l’intento di esaurire il conto corrente destinatario degli incentivi introitati.
Per l’ipotesi di danno erariale si è provveduto, inoltre, alla segnalazione della società alla Corte dei
Conti della Regione Abruzzo.
“L’azione della Guardia di Finanza” spiega il Comandante Provinciale - Col. Michele Iadarola – “è
orientata a contrastare le variopinte declinazioni dei circuiti fraudolenti al fine di garantire la corretta
destinazione delle ingenti risorse pubbliche stanziate a sostegno di famiglie ed imprese”.

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