Negli ultimi giorni la Tenenza di Ortona, comandata dal Lgt Virgilio Cornacchio, ha concluso un controllo nei confronti di tre associazioni sportive dilettantistiche qualificate come ente no-profit, poi rivelatesi fittizie perché operanti, sotto un’unica insegna, come una vera attività d’impresa. Le operazioni ispettive hanno permesso di accertare, in capo all’attività sportiva, ricavi non dichiarati per oltre 600.000 euro ed Iva per oltre i 100.000 euro.
Per le strutture associative, la legge prevede che gli associati abbiano comuni interessi e finalità d’intenti oltre che capacità decisionali e facoltà di voto. Dai controlli effettuati, invece, è risultata una scarsa partecipazione dei “tesserati” alle decisioni inerenti il contesto associativo, una rendicontazione delle entrate e delle uscite di denaro imprecisa ed una palese commistione dei responsabili di tali enti nella gestione finanziaria delle varie associazioni. In particolare, dai riscontri eseguiti, non è stata evidenziata alcuna reale attività ricreativa o ludica, necessaria per usufruire delle agevolazioni previste dalle Leggi.
Un’attività preventiva delle Fiamme Gialle, nel delicato ramo commerciale, per tutelare tutte quelle iniziative che effettivamente operano nel mondo no–profit senza scopi di lucro, soprattutto a favore dei giovani e delle fasce più deboli. Il servizio ha il duplice obiettivo di impedire che sotto la veste dell’associazionismo si nascondano forme di elusione in danno al fisco ed alle organizzazioni più corrette ed, al tempo stesso, di salvaguardare la credibilità e gli scopi sociali di quanti operano nel rispetto dell’osservanza delle regole.