Giovedì 21 Novembre 2024

Cronaca

L’Aquila, indebita percezione di contributi post sisma, sequestrati dalla Gdf beni per oltre 40mila euro

08/11/2024 - Redazione AbruzzoinVideo
L’Aquila, indebita percezione di contributi post sisma, sequestrati dalla Gdf beni per oltre 40mila euro

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di L’Aquila ha dato esecuzione ad un provvedimento di confisca nei confronti di una società operante nel settore dell’edilizia.

 

Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di L’Aquila hanno dato esecuzione ad un provvedimento di confisca emesso dalla Corte d’Appello di L’Aquila, a seguito di sentenza divenuta irrevocabile, nei confronti di una società di capitali operante nel settore dell’edilizia e del relativo legale rappresentante, coinvolti a vario titolo in un’indagine delegata dalla locale Procura della Repubblica.

Il provvedimento giunge a conclusione degli accertamenti eseguiti dalle Fiamme Gialle di L’Aquila volti a verificare la regolarità dell’erogazione di un contributo pubblico finalizzato alla ricostruzione degli immobili danneggiati dal sisma del 2009 compresi in un consorzio del capoluogo abruzzese, i cui lavori erano stati affidati ad una società di capitali con sede a Roma.

All’esito delle attività investigative, è emerso che il rappresentante legale della società in questione, al fine di ottenere la liquidazione delle somme di contributo corrispondenti allo stato di avanzamento lavori (SAL), ha attestato falsamente di aver eseguito il pagamento di tutte le fatture scadute emesse dai fornitori e dai subappaltatori relative ai lavori effettuati nel precedente SAL.

Il pagamento delle fatture di fornitori e subappaltatori, infatti, rappresenta un presupposto espressamente previsto dall’art. 11, comma 11-bis del D.L. 76/2013, convertito nella Legge n.99/2013.

Le indagini svolte hanno consentito di rilevare profili di responsabilità a carico dell’amministratore della stessa società, il quale è stato deferito alla locale Procura della Repubblica per l’ipotesi di reato di cui all’art. 316 ter c.p. (indebita percezione di erogazioni pubbliche) e della persona giuridica ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. 231/2001 (responsabilità amministrativa da reato).

Al termine dell’iter giudiziario, la Corte d’Appello di L’Aquila, condividendo l’operato dei Finanzieri, ha emesso un provvedimento ablativo che ha consentito di sottoporre a confisca beni immobili e disponibilità finanziarie per un ammontare complessivo di circa 42.000 euro.

L’operazione delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di L’Aquila conferma il costante impegno e la trasversalità dell’azione ispettiva della Guardia di Finanza, che, in qualità di polizia economico-finanziaria, opera a tutela dei bilanci dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti locali, sotto la direzione ed in piena collaborazione con l’Autorità Giudiziaria.

 

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