Domenica 20 Aprile 2025

Cronaca

L’Aquila, scovato dal drone dei Carabinieri un bivacco nel bosco, covo di spaccio di eroina

11/12/2024 - Redazione AbruzzoinVideo
L’Aquila, scovato dal drone dei Carabinieri un bivacco nel bosco, covo di spaccio di eroina

Arrestato un 37enne di origine straniera

 

L’Aquila Si è concluso con l’arresto di una persona un servizio di osservazione a largo raggio per il contrasto allo spaccio di stupefacenti predisposto dall’Arma aquilana, con il supporto della componente Forestale e l’ausilio dello Squadrone carabinieri eliportato “Cacciatori Puglia”.  

 

Già dalle prime luci dell’alba di ieri, i militari della compagnia di L’Aquila e della stazione di Sassa si sono appostati ai margini di un bosco nella frazione di Camarda, a monte della strada statale 17 Bis. Assieme a loro si sono nascosti alcuni “cacciatori” dello squadrone eliportato, mentre i carabinieri dei nuclei forestale fornivano in diretta le immagini aeree riprese dal drone.

 

Individuato l’obiettivo, un bivacco improvvisato, i militari si sono avvicinati alla persona che lo occupava, un giovane di origine straniera, che ha tentato con forza di sottrarsi al controllo. Fermato e perquisito, l’uomo nascondeva alcuni grammi di eroina, già suddivisa in dosi pronte allo spaccio, e una piccola quantità di hashish. Nel bivacco, invece, veniva rinvenuto un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento in dosi dello stupefacente e dispositivielettronici di dubbia provenienza, su cui si concentreranno ora le attenzioni degli inquirenti.

 

L’identificazione del giovane, un 27enne già noto alle forze dell’ordine per episodi analoghi, è avvenuta solamente in caserma, dove è stato condotto in stato diarresto per i reati di detenzione di eroina ai fini di spaccio e resistenza a un pubblico ufficiale. Attenderà l’esito dell’udienza di convalida nelle camere di sicurezza, così come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica del capoluogo.

 

Si evidenzia che l’arrestato, sebbene fermato in un contesto di flagranza, è da ritenersi innocente sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati nei suo i confronti dalla Polizia Giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, non implicando alcuna responsabilità accertata.

 

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