Questa mattina i carabinieri della compagnia di Tagliacozzo hanno eseguito una misura cautelare della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio nei confronti del comandante della polizia locale di un comune della Marsica.
Il funzionario è ritenuto responsabile di più violazioni di legge. I reati contestati spaziano dalla truffa ai danni di un ente pubblico, al peculato, alla falsità ideologica, alla fraudolenta utilizzazione dei sistemi di rilevamento elettronico per l’attestazione della presenza in servizio. In modo particolare si tratta di numerose e ripetute assenze ingiustificate dal servizio, durante le quali il dipendente pubblico avrebbe attestato falsamente la propria presenza tramite il cartellino elettronico in dotazione.
Molteplici anche le contestazioni relative all’utilizzo di autoveicoli di proprietà del comune per soddisfare esigenze private. Nell’ambito del medesimo contesto i militari hanno anche sequestrato, ai fini della successiva confisca, la somma di circa duemila euro. Tale è l’importo corrispondente al danno arrecato all’ente pubblico di appartenenza dell’indagato, in riferimento alle presenze in servizio falsamente attestate.
Le indagini, avviate la scorsa estate e condotte dal nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Tagliacozzo, hanno dapprima tenuto conto di alcune segnalazioni giunte ai militari circa le ingiustificate assenze del pubblico ufficiale durante gli orari di servizio e con l’utilizzo di mezzi dell’amministrazione. Le attività di polizia giudiziaria sono state poi condotte dai carabinieri sotto il coordinamento della procura della repubblica di Avezzano, cui sono stati riferiti una serie di approfonditi accertamenti. L’indagato è stato quindi monitorato per diversi mesi anche con l’ausilio di sistemi di controllo elettronico degli spostamenti. Ciò ha consentito di acquisire i numerosi elementi di prova vagliati dall’autorità giudiziaria di Avezzano.
Il funzionario è stato già sentito alcuni giorni fa in interrogatorio dal GIP, come previsto per la particolare misura cautelare emessa, che ha poi deciso di infliggere la misura della sospensione per 8 mesi. Il giudice ha anche disposto l’esecuzione del sequestro preventivo di circa duemila euro corrispondente all’ammontare del danno arrecato all’ente pubblico. Nello stesso procedimento è indagato anche un altro appartenente alla polizia locale, che avrebbe concorso nella commissione di alcuni reati.