Dopo oltre un anno di pandemia e un’emergenza COVID-19 che ha stravolto la quotidianità di ogni cittadino, gli italiani continuano a chiedersi se tutto ciò che è stato fatto (lockdown, vaccini, coprifuoco, dad, ecc.) sia stato davvero l’unico modo per affrontare il problema, ovvero si poteva agire diversamente.
È importante comprendere quali strumenti sono stati utilizzati, quali criticità sono state riscontrate, quali sono le impressioni generali dei vari attori di questa emergenza sanitaria. Su questo delicato tema si sono confrontati sul palco di Meritocrazia Italia, ieri 28 maggio, in diretta Facebook sulla pagina di MI, la dott.ssa Tiziana Gagliardi (medicina generale- Caserta), l’avv. Erich Grimaldi (Presidente del Comitato Terapia domiciliare Covid -19), il dott. Prof. Vincenzo Montesarchio (Primario Infettivologo e oncologo dell’Ospedale Cotugno), il dott. Rodolfo Punzi (Responsabile malattie infettive dell’Ospedale Cotugno di Napoli), la dott.ssa Francesca Perri (Emergentista 118 di Roma), nonché la Responsabile Nazionale dei Dipartimenti di Meritocrazia Italia, dott.ssa Alessia Fachechi, egregiamente moderati da Attilio Romita (Responsabile stampa di MI).
Gli illustri relatori, da angolazioni suggestive, sviscerando molteplici dubbi che quotidianamente coinvolgono i cittadini, sono tutti concordi nel ritenere che la lotta alla pandemia non può essere combattuta solo ed esclusivamente con la campagna vaccinale (senza dubbio indispensabile), ma è di fondamentale importanza intervenire anche sul territorio, sulle infrastrutture, ottimizzare le risorse, programmare investimenti seri soprattutto nella ricerca.
Si è inoltre parlato dell’importanza dei 4.400 medici di famiglia, rimasti quasi completamente inoperanti durante il lockdown per mancanza di linee guide, dell’importanza che la Sanità riparta dal territorio, delle tante criticità mostrate dalla Sanità su base regionale, e soprattutto sulla necessità di mettere al centro dell’operare il paziente.
Altro argomento molto discusso ha riguardato l’utilizzo e l’efficacia o meno dei vari farmaci somministrati dai medici e dalle strutture ospedaliere, nonché di altri possibili farmaci che avrebbero potuto essere impiegati. Le conclusioni sono state affidate al Presidente Nazionale di MI, Walter Mauriello, che con una sintesi armonica ha dichiarato: “Il covid ci ha reso molto fragili dal punto di vista psicologico e attaccabili in quanto ci ha isolati. Il Covid ci ha fatto capire che siamo tutti uguali; non c’è differenza tra i Paesi, tutti sono stati in difficoltà sanitaria allo stesso modo. L’ondata ha sconvolto tutti. L’impressione è che sia stato un autogol dell’uomo, il tempo ci dirà …Ora è necessario ricostruire e sostenere, soprattutto dal punto di vista psicologico. E’ necessario investire sulla Sanità, alla quale MI ha dedicato un mese intero, perché si può risparmiare su tutto ma non sulla sanità che è il fulcro del benessere…Tramite la cittadinanza attiva abbiamo l’opportunità di cambiare tutto…non è la norma che crea la civiltà, ma è la civiltà che crea norme giuste. “