Sabato 23 Novembre 2024

Cronaca

Omicidio Christopher Thomas Luciani, i due giovani fermati avrebbero infierito su Thomas agonizzante

25/06/2024 - Redazione AbruzzoinVideo
Omicidio Christopher Thomas Luciani, i due giovani fermati avrebbero infierito su Thomas agonizzante

Emergono nuovi drammatici dettagli sul delitto del giovane ucciso da due coetanei con 25 coltellate nel parco Baden Powel

Emergono dettagli scioccanti sull'omicidio di Christopher Thomas Luciani, il 17enne di Rosciano ucciso domenica pomeriggio con 25 coltellate in un parco del centro di Pescara. Il quotidiano abruzzese 'il Centro' ha rivelato che i due giovani fermati per il delitto hanno infierito sulla vittima agonizzante con coltellate, sputi e persino spegnendo una sigaretta sul suo volto.

Secondo il decreto di fermo, i due adolescenti, entrambi 16enni, avrebbero agito "in concorso tra loro" e "con crudeltà", continuando a infierire su Thomas anche quando era a terra esanime. Dopo l'omicidio, i due ragazzi si sono recati al mare, facendo battute macabre su come avevano ridotto il corpo della vittima.

L'omicidio sarebbe stato scatenato da una "questione di rispetto". Dalle testimonianze raccolte emerge che Thomas doveva 250 euro a uno degli indagati, un piccolo spacciatore come anche la vittima. Nonostante l'altro indagato non avesse alcun debito o conoscenza diretta di Thomas, ha partecipato all'aggressione per solidarietà verso il suo amico. Thomas viveva con la nonna nel paese in provincia di Pescara, a Villa San Giovanni, frazione di Rosciano, dall'età di tre anni, dopo essere stao abbandonato dai genitori.   Da dicembre 2023, Christopher si trovava in una comunità di recupero del Molise per scontare una pena detentiva per piccoli reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Il sindaco, profondamente dispiaciuto per quanto accaduto, ha dichiarato: «I servizi sociali del comune lo seguivano da quando era stato affidato alla nonna, una donna eccezionale, che ora chiede la massima riservatezza. Un’infanzia complicata per via dell’abbandono da parte dei genitori, ma i problemi sono cominciati solo alle scuole superiori. L’incontro con persone poco raccomandabili, l’ingenuità e la fragilità lo hanno portato a commettere degli errori. Non era, però, un cattivo ragazzo. Mai nessuno avrebbe immaginato un epilogo del genere. Aveva la vita davanti e il tempo per costruirsi un futuro migliore, ma qualcuno glielo ha impedito».

Venerdì, due giorni prima di essere ammazzato in un angolo nascosto del parco Baden Powell, Christopher si era allontanato dalla comunità. Ulteriori particolari agghiaccianti sono emersi sulle famiglie dei due indagati: uno è figlio di un avvocato, mentre l'altro è figlio di una maresciallo dei carabinieri. Questi dettagli hanno sollevato ulteriori interrogativi e indignazione nella comunità, considerando che i giovani provengono da famiglie con un forte senso della giustizia e dell'ordine.

Ma ricordiamo cosa è accaduto. Domenica sera verso le ore 21.00, la Polizia di Stato è intervenuta presso il parco pubblico Robert Baden Powell, sito in via Raffaello, a ridosso del centro cittadino di Pescara, dove era stato segnalato l'accoltellamento di un ragazzo. I poliziotti hanno rinvenuto, nella parte retrostante del parco, il corpo privo di vita di Thomas, con evidenti segni di ferite da taglio. Immediata l'attività investigativa che ha portato all'acquisizione di elementi di responsabilità nei confronti dei due minorenni. Sul luogo del delitto sono intervenuti il Procuratore Capo presso il Tribunale per i Minorenni di L'Aquila e il Pubblico Ministero Minorile di turno. Le indagini, condotte da personale della Squadra Mobile, dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Polizia Scientifica, hanno permesso di ricostruire la dinamica dell'omicidio, riconducibile a un diverbio per la gestione di sostanze stupefacenti. La vittima sarebbe stata attirata in una zona non sorvegliata retrostante il parco e poi colpita ripetutamente con un'arma da taglio nelle parti vitali del corpo. Per tutta la notte, in Questura, gli investigatori e i due magistrati minorili hanno sentito i testimoni e analizzato tutti gli elementi utili. Una svolta significativa nelle indagini è stata impressa dall'acquisizione delle immagini di sorveglianza presenti nella zona antistante il parco e in prossimità di uno stabilimento balneare dove i due minori si sono recati dopo l'efferato crimine. In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, l'Autorità Giudiziaria ha disposto il loro fermo. In questa drammatica vicenda sconvolge la mancanza di empatia da parte dei due giovani accusati del delitto. Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente i motivi e le dinamiche di questo atroce omicidio 

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