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Cronaca

Porto di Ortona, negata l’autorizzazione al deposito GPL. Chiusa definitivamente la procedura

13/01/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Porto di Ortona, negata l’autorizzazione al deposito GPL. Chiusa definitivamente la procedura

Si è svolta questa mattina la conferenza di servizi decisiva dello Ministero dello Sviluppo Economico, una conferenza attesa da oltre due anni, per chiudere una procedura avviata nel 2014 dalla società Seastock per la realizzazione di un deposito GPL nel porto di Ortona e avallata con una delibera di giunta dall’allora amministrazione comunale guidata da Enzo d’Ottavio.

Nella conferenza di servizi il Sindaco Leo Castiglione, dopo aver prodotto e depositato al Mise in questi anni molti documenti e rilievi tecnici di contrarietà al progetto, nel suo intervento ha confermato ed espresso il PARERE CONTRARIO del Comune di Ortona e dell'intera città. Mettendo in rilievo tutte le criticità del progetto per l'intero territorio a partire dalla non conformità urbanistica e dagli esiti della consultazione popolare, con 2077 osservazioni, oltre agli atti contrari del consiglio comunale e della giunta in carica, alle criticità e sicurezza sulla movimentazione su gomma e ferrocisterne del gas, sui rischi esplosione ed effetto domino tipo Ancona e Beirut non sufficientemente vagliati, sull'impatto ambientale anche in termini paesaggistici. Inoltre il sindaco Castiglione ha rilevato che il progetto è in contrasto con la Zes che definisce la vocazione in senso commerciale del porto di Ortona a servizio dell'intera Zes abruzzese e che il deposito di GPL di fatto inibirebbe, nelle operazioni di carico e scarico gas, tutta l'attività portuale. L'intervento si è concluso mettendo in risalto la vocazione turistica del territorio con la pista ciclopedonale inserita nella Ciclovia Adriatica Trieste-Gargano.

Durante la conferenza sono stati confermati di massima tutti i pareri già espressi nella fase istruttoria anche se il MIBACT che aveva in precedenza dichiarato la propria non competenza sul progetto in sede di conferenza ha dichiarato che «il progetto della Seastock interferisce con gli ambiti di tutela del territorio». Importantissima ai fini del risultato finale la conferma del parere negativo dell’Autorità di Sistema Portuale di Ancona per il rilascio della concessione dell’area interessata.

Al termine, nonostante la società Seastock attraverso il suo rappresentante abbia confermato la richiesta del rilascio dell’autorizzazione e delle proprie motivazioni e tesi, il Direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico ha sottolineato che « (…) tenuto conto delle posizioni prevalenti espresse, si ritiene di concludere negativamente i lavori della Conferenza di servizi in quanto gli atti di dissenso espressi nell’ambito del procedimento non sono superabili e, in particolare, tra l’altro, l’attuale impossibilità del rilascio della concessione demaniale, che comporta la non disponibilità delle aree oggetto dell’iniziativa proposta. Conseguentemente si procederà ad adottare la determinazione conclusiva del procedimento per il diniego dell’autorizzazione alla realizzazione del deposito costiero di GPl nell’area portuale di Ortona (…)».

« La Citta di Ortona - rileva il sindaco Leo Castiglione- tutta insieme vince e porta a casa un importante risultato per il bene del territorio. Questo è un successo di tutti gli ortonesi che si sono impegnati in questi anni contro la realizzazione di questo progetto. Insieme abbiamo scongiurato un impianto pericoloso non solo per le attività del porto ma per l'intera città. Un ringraziamento particolare ai rappresentanti del M5s locale e regionale, alle associazioni di tutela ambientale, il mio pensiero corre a Fabrizia Arduini che sicuramente sta esultando, e ai tanti ragazzi e cittadini che hanno combattuto insieme a noi».

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