Lo conferma l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, precisando che la scelta di individuare il Bernabeo come Covid Hospital per la provincia di Chieti è una misura precauzionale, adottata per non farsi trovare impreparati di fronte a un’eventuale situazione di emergenza che al momento non si è ancora fortunatamente presentata. “Se capisco i timori di coloro che si trovano a vivere un momento di fragilità per le proprie condizioni di salute – continua l’assessore – stigmatizzo con forza l’atteggiamento strumentale di alcuni esponenti politici, che fanno finta di non sapere che nella nostra regione (come nel resto d’Italia), ci sono già presidi ospedalieri che hanno intere aree assistenziali, distinte e isolate, dedicate esclusivamente a pazienti Covid. L’ospedale di Chieti, ad esempio, si è già preparato ad attivare 317 posti letto dedicati all’emergenza, continuando contemporaneamente a far fronte all'attività chirurgica non differibile e all'assistenza delle reti tempo-dipendenti. Il policlinico Gemelli di Roma, eccellenza a livello nazionale, continua l'attività chirurgica oncologica e di alta specialità e al tempo stesso ospita in aree protette pazienti Covid. Instillare timori ingiustificati, in una popolazione già provata dal clima generale in cui tutti noi stiamo vivendo, è un comportamento che va fermamente condannato”. La riconversione di aree specifiche del presidio di Ortona in struttura protetta da dedicare ai pazienti Covid, è legata a molteplici fattori: la possibilità, che offre la struttura, di garantire percorsi specifici e isolati per i pazienti; la maggiore sicurezza, grazie alla vicinanza con il policlinico di Chieti e la prossimità al casello autostradale, nel trasferimento in ambulanza dei pazienti critici; una più semplice mobilità interpresidio (perché Ortona è uno stabilimento ospedaliero del policlinico di Chieti) del personale specializzato; la possibilità di eseguire gli interventi di adeguamento strutturale in tempi brevissimi. “Ribadisco – conclude l’assessore – che al momento non c’è alcun paziente Covid ricoverato a Ortona e quindi ad oggi non è cambiato nulla per gli utenti che usufruiscono dei servizi del presidio. In ogni caso, se questa eventualità dovesse sciaguratamente verificarsi nei prossimi giorni, tutte le altre prestazioni rimarranno garantite in assoluta sicurezza, fatte salve (come previsto dalle indicazioni ministeriali) quelle non a carattere di urgenza”.
(REGFLASH)