Sabato 19 Aprile 2025

Cronaca

Perugia, proseguono le ricerche di Andrea Prospero, lo studente di Lanciano scomparso da venerdì

27/01/2025 - Redazione AbruzzoinVideo
Perugia, proseguono le ricerche di Andrea Prospero, lo studente di Lanciano scomparso da venerdì

Ore di angoscia per la famiglia del giovane che attende con speranza notizie positive.

Da venerdì scorso, 24 Gennaio 2025, la vita della famiglia Prospero è precipitata in un incubo. Andrea, 19 anni, studente di Lanciano (Chieti) iscritto al primo anno della facoltà di Informatica dell’Università di Perugia, è scomparso nel nulla.

Ore di angoscia e apprensione per mamma Teresa, papà Michele e per la sorella gemella Anna, che da giorni non hanno più notizie del giovane. L’ultimo avvistamento certo di Andrea risale alle 11 di venerdì, quando le telecamere dello studentato ‘Don Elio’ di via Bontempi, dove il ragazzo alloggia, lo hanno ripreso mentre usciva dalla struttura. Andrea aveva un appuntamento con sua sorella gemella, anche lei studentessa a Perugia ma iscritta a un’altra facoltà e residente in una diversa struttura. I due avrebbero dovuto incontrarsi per pranzare insieme nella mensa universitaria, ma Andrea non è mai arrivato. Da quel momento, il suo cellulare risulta spento e nessuno è riuscito più a mettersi in contatto con lui. Un comportamento assolutamente inusuale per un giovane che viene descritto un ragazzo tranquillo, riservato e dedito agli studi.

Immediatamente è scattata una task force coordinata dalla Prefettura di Perugia per rintracciare Andrea. Alle ricerche partecipano forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e volontari, che stanno scandagliando la città e le zone circostanti. Particolare attenzione è stata data alle aree universitarie e ai luoghi frequentati dal giovane.

La Protezione Civile dell’Umbria ha lanciato un appello sui social, diffondendo una descrizione dettagliata del ragazzo: Andrea è alto 1,80 metri, di corporatura esile, e al momento della scomparsa indossava un piumino blu scuro con cappuccio, jeans grigio-azzurro, sneakers bianche e portava uno zaino nero. All’interno dello zaino potrebbe esserci il suo computer portatile, elemento che, secondo gli investigatori, potrebbe offrire spunti utili alla sua localizzazione se fosse possibile accedere ai suoi dati. «Chiunque abbia visto Andrea o abbia informazioni utili – scrive la Protezione Civile – è pregato di contattare il numero 377.3413695».

Intanto sui social continua il tam tam mediatico, con l'appello volto ad ampliare la rete di ricerca postato dalla Cappellania Scolastica dell’Arcidiocesi di Lanciano-Ortona che ha espresso vicinanza alla famiglia e si è attivata per supportare i genitori, che vivono momenti di comprensibile angoscia e speranza.

Gli investigatori mantengono il massimo riserbo sulle indagini, ma tutte le piste restano aperte. Le forze dell’ordine stanno acquisendo i filmati delle telecamere di sorveglianza nei pressi dello studentato e delle zone circostanti per ricostruire gli spostamenti del ragazzo dopo l’uscita dalla struttura.

Parallelamente, si sta cercando di accedere ai dati del cellulare e del computer portatile di Andrea, strumenti che potrebbero fornire elementi utili per ricostruire i suoi ultimi movimenti e le eventuali intenzioni. Le ricerche proseguono senza sosta e la speranza è che il giovane venga presto ritrovato, sano e salvo, ponendo fine a un dramma che ha scosso due regioni e l’intera comunità universitaria.

 

Articolo di Miriana Lanetta

CONDIVIDI:

Potrebbero interessarti

Il corpo del 48enne ritrovato in un laghetto della Val Vibrata. Era scomparso da venerdì. I carabinieri indagano: si fa strada l’ipotesi della rapina finita nel sangue.

Un carico di sorrisi, uova di cioccolato e peluche per i piccoli pazienti dei reparti pediatrici. Un gesto che commuove, nel ricordo del collega Maurizio Berardinucci.

Si finge operatore antifrode e convince un pensionato a trasferire i risparmi della vita su un conto trappola. I Carabinieri ricostruiscono il flusso del denaro e fermano (in parte) la fuga dei soldi.

Una notte di paura nella tranquillità di un piccolo centro del teatino: tentata estorsione, maltrattamenti, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Solo l’intervento con spray urticante ha evitato il peggio.