Il provvedimento, emesso dal GIP di L’Aquila su richiesta della Procura dei Minorenni, si basa sugli elementi raccolti dalla Squadra Mobile di Pescara nel corso di un'indagine su una serie di episodi criminosi avvenuti lo scorso agosto nelle zone centrali della città.
I due giovani farebbero parte di un gruppo di coetanei di origine nordafricana, soliti riunirsi nei pressi della stazione e degli stabilimenti balneari, soprattutto in orario serale e notturno, approfittando dell’affollamento per commettere reati predatori e atti di intimidazione. Tra i vari episodi contestati, vi è un’estorsione ai danni di un ragazzo, al quale il gruppo avrebbe sottratto il cellulare per poi chiederne un riscatto. La vittima sarebbe inoltre stata ripetutamente minacciata e percossa, subendo atti persecutori tali da generare un grave stato d’ansia.
L’operazione odierna segue gli arresti di novembre scorso, quando sei maggiorenni appartenenti allo stesso gruppo erano stati sottoposti a custodia cautelare in carcere con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a commettere violenze, minacce ed estorsioni durante scorribande notturne nel centro cittadino.
Questa mattina, i due minorenni sono stati rintracciati dalle Squadre Mobili di Pescara e Roma in due comunità della provincia romana e trasferiti in un istituto penitenziario minorile.