L'operazione delle Fiamme Gialle, coordinata dalla Procura di Avezzano, ha riguardato un controllo a 360 gradi nelle discoteche, di tutto ciò che compete la Guardia di Finanza, quindi non solo sul lavoro nero. In particolare si è proceduto ad una ispezione sulla sicurezza, ossia sulla capienza dei locali e su quante persone fossero presenti al momento del blitz dei finanzieri e questo sulla scia della tragedia avvenuta lo scorso anno nella discoteca La Lanterna Azzurra a Corinaldo nell'anconetano, dove , proprio a causa dell'esagerato numero di ingressi consentito, crollarono dei parapetti e morirono diverse persone. L'obiettivo della Guardia di Finanza di Avezzano è quello di prevenire, attraverso il controllo del rispetto delle norme di sicurezza da parte dei titolari delle discoteche, e cosi evitare che questi gravi episodi si verifichino ancora. Ma l'operazione dei finanzieri, diretti dal comandante, il Capitano Luigi Falce, si è concentrata anche su reato di evasione fiscale, sul controllo sull'assunzione dei lavoratori presenti, sulla verifica se gli stessi lavorassero in nero percependo anche il reddito di cittadinanza. Controlli anche sulla vendita di alcolici ai minorenni. Entrando nel dettaglio: la Guardia di Finanza ha individuato nove società che impiegavano irregolarmente i lavoratori nella gestione dei locali. Gli accessi, eseguiti specialmente nelle ore notturne, nel pieno svolgimento dell’attività di intrattenimento e svago, hanno consentito di individuare significativi profili di rilevanza penale in relazione al superamento del numero massimo di ingressi consentiti, nonché numerose violazioni alle norme sul diritto d’autore e a quelle che regolano la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche a minorenni. L’attività, diretta e coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Avezzano, Dott. Maurizio Maria Cerrato, si è conclusa con il deferimento all’A.G di sei persone e il sequestro preventivo di uno dei locali ispezionati, affollato ben oltre i limiti della capienza. Nel corso delle attività operative è stata individuato un lavoratore “in nero” il quale, percettore del sussidio statale c.d. “reddito di cittadinanza”, è stato segnalato all’A.G. per violazione dell’art. 7 del D.L. n. 4/2019. L’attività procederà con la richiesta di provvedimenti sanzionatori in materia fiscale, previdenziale, contributiva, assicurativa ed infortunistica. Le operazioni di servizio si inquadrano nella “cornice” della tutela delle posizioni di lavoro regolari e del contrasto alle più gravi forme di sfruttamento in danno dei lavoratori, specialmente quelli che si trovano in condizioni di debolezza. In questo caso, inoltre, con particolare attenzione alla salvaguardia della vita di chi frequenta locali oltremodo affollati.