Quei 400 grammi di miscela esplosiva in polvere, pressati nella ormai tristemente nota marmotta, erano quasi certamente destinati ad una delle postazioni bancomat di Tollo. Ma i “sogni di gloria” di una banda di 4 pregiudicati foggiani si è infranta alle 2 di questa notte contro una pattuglia della locale Stazione Carabinieri. Da diverse settimane, infatti, da quando cioè l’escalation degli assalti ai bancomat della provincia di Chieti si è fatta sempre più serrata, facendo registrare tre “assalti” in poco meno di 20 giorni, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Chieti avevano intensificato i controlli nelle ore notturne, soprattutto durante i fine settimana, quando gli ATM vengono ricaricati di banconote alla vigilia della “due giorni” di chiusura delle filiali.
Quando alle 2 di questa notte una pattuglia della Stazione Carabinieri di Tollo ha intercettato quella Ford Focus scura, più volte segnalata sui luoghi di precedenti analoghi assalti, ha avuto pochi dubbi: la banda era di nuovo in zona, pronta a colpire. I dubbi si sono definitivamente dissolti nel giro di qualche secondo, quando gli occupanti del mezzo, dopo aver nascosto un grosso “fagotto” tra la vegetazione della provinciale Miglianico – Tollo, alla vista dei lampeggianti blu dell’Arma hanno tentato di darsi alla fuga verso il centro abitato della stessa Tollo. Qui, però, la Ford Focus è stata raggiunta e bloccata dai militari della Stazione e da quelli del Nucleo Radiomobile di Ortona, nel frattempo allertati e immediatamente giunti a dar man forte ai colleghi. I quattro hanno dapprima provato a giustificare la loro presenza in zona con una banale scusa, cioè quella di dover recuperare un veicolo in panne abbandonato giorni addietro. Poi, però, si sono arresi all’evidenza quando, dopo un’attenta perquisizione del veicolo, sono saltati fuori un passamontagna, un paio di guanti in lattice da lavoro, alcune torce, diversi arnesi da scasso e numerose chiavi e telecomandi universali per l’apertura delle serrature dei veicoli.
Successivamente, con l’ausilio delle fotoelettriche dei Vigili del Fuoco di Ortona, sono stati rinvenuti, lungo il tragitto percorso dalla Focus in fuga, altri 2 passamontagna e due paia di guanti in lattice, di cui i quattro si erano disfatti durante l’inseguimento, nonché, nel luogo dove erano stati sorpresi pochi istanti prima, avvolto in alcune coperte tra la vegetazione, un ordigno esplosivo di fattura artigianale, la c.d. “marmotta”, dotato di una lunga miccia e già carico di 400 grammi di miscela esplosiva in polvere. I quattro, P.A.G., 51 anni di Foggia, C.F., 36 anni, B.R., 26 anni, C.P., 31 anni, questi ultimi tre di Ortanova (FG), tutti pregiudicati e già noti alla Giustizia per fatti analoghi, sono stati arrestati con l’accusa di “concorso in detenzione e porto illegale di materiale esplosivo” e associati alla Casa Circondariale di Chieti a disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Chieti, che ha coordinato sin dalle primissime battute l’intera operazione. Piuttosto complesse le operazioni di disinnesco della marmotta inesplosa, che si sono concluse alle ore 12.00 successive quando gli artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Chieti, assistiti dai militari della Compagnia di Ortona, dal personale sanitario del 118 di Chieti, dai Vigili del Fuoco di Ortona e da personale del Comando di Polizia Municipale di Tollo, dopo aver messo in sicurezza l’intera area, interrompendo per circa un’ora anche la circolazione veicolare sulla S.P. 214, hanno fatto brillare i 400 grammi di polvere pirica stipati nell’ordigno.