Dopo un’intensa attività investigativa, i militari hanno ricostruito il meccanismo della truffa. L’indagato, una volta individuata la vittima, si è presentato con un documento falso in un negozio di telefonia, dicendo di aver perso la sim e chiedendone una nuova facendo la portabilità del numero. A quel punto, ho preso possesso dei dati della vittima e, nel giro di pochi minuti, è riuscito a svuotarle il conto corrente online, entrando sulla sua home banking. Quando il malcapitato si è accorto che il suo numero di telefono non funziona più, apparendo come disabilitato, era ormai troppo tardi. Ma i carabinieri, attraverso le indagini telematiche, sono riusciti a risalire all’autore della truffa.