Il caso era stato denunciato dal figlio della signora, che aveva constatato il prelievo indebito dalla sua banca. Il conto corrente, cointestato con la madre, conteneva i risparmi di entrambi, accumulati con anni di sacrifici. I truffatori erano riusciti ad accedere al conto, sottraendo 24.000 euro, grazie a una serie di SMS fraudolenti che simulavano una comunicazione ufficiale dell’istituto bancario.
Il messaggio, che avvisava della tentata effettuazione di pagamenti non autorizzati, aveva spinto la vittima a cliccare su un link e a inserire le proprie credenziali bancarie, permettendo così ai malviventi di prelevare il denaro. L'attività investigativa condotta dalla Polizia ha rivelato che i truffatori avevano utilizzato operazioni informatiche sofisticate per sanare debiti pregressi con l’Agenzia delle Entrate.
Grazie alla collaborazione tra la Polizia, l’istituto bancario coinvolto e l’Agenzia delle Entrate Riscossione di Roma, gli agenti sono riusciti a smascherare i responsabili e a restituire la somma rubata ai legittimi proprietari. La famiglia della vittima ha ringraziato sinceramente gli agenti della Polizia di Stato per aver permesso di recuperare i risparmi sottratti e per aver fermato i truffatori.