Sono arrivati da Puglia, Marche, Campania, Molise, Veneto, Piemonte e dall’immancabile Abruzzo i numerosi visitatori di Borgo Rurale, la festa del vino novello, castagne e olio nuovo che quest’anno ha tagliato il nastro della ventiduesima edizione. Sabato e domenica il centro storico di Treglio è stato letteralmente travolto da un fiume di ospiti che hanno assaggiato le deliziose pietanze preparate dalle massaie e brindato con fiumi di vino novello, montepulciano, pecorino, vin brulè e vino cotto. “Anche quest’anno ce l’abbiamo messa tutta e lo strepitoso risultato ha ampiamente ripagato il nostro sforzo – commenta Francesco Conserva, presidente della Pro Loco - Borgo rurale si conferma un’eccellenza tra gli eventi di settore e ne siamo orgogliosi e soddisfatti”.
Apprezzatissimi i piatti che hanno arricchito le ventiquattro postazioni tra i quali baccalà con verdure pastellate e peperoni, new entry di questa edizione che ha riscosso moltissimo successo, l’immancabile pancetta alla brace, arrosticini, pizz’e foje, frittata con salsicce e peperoni, pallotte cace o ove, sagnette con ceci e pancetta, pizza scima, crispelle, cif e ciaf, castagne e ceci, maccarune alla trappetare, pizza fritta con e senza mortadella, salsicce alla spada, cotiche e fagioli, pasta con zucca gialla e pancetta, pizzelle e dolci tradizionali. Un format consolidato, quello di Treglio, che è il frutto del lavoro di circa 300 volontari che si mettono all’opera dalla fine dell’estate per allestire spazi e cantine. E lo fanno in maniera precisa e autentica senza lasciare nulla al caso, riproponendo perfettamente gli ambienti della tradizione contadina. Il lavoro della Pro Loco, associazione che organizza l’evento, è stato premiato con ben due riconoscimenti da parte dell’amministrazione comunale che sono stati consegnati al momento del taglio del nastro al quale hanno partecipato numerose autorità locali e il sottosegretario di Stato Gianluca Castaldi. Il sindaco Massimiliano Berghella ha premiato l’impegno del presidente Franco Conserva e dell’intero direttivo come esempi di cittadinanza attiva. Novità dell’edizione 2019 è stata sicuramente l’apertura alla solidarietà con la partecipazione dello stand gestito dall’associazione “Amatrice siamo noi”. I volontari dell’associazione hanno venduto i prodotti tipici del territorio e il ricavato sarà donato a progetti che saranno realizzati nelle zone colpite dal sisma. Oltre a questa iniziativa, c’è stata l’idea della postazione “pizza scima” che ha deciso di donare l’incasso delle due serate alla causa delle adozioni dei bambini a distanza. Tredici in tutto i gruppi di musica dal vivo che si sono alternati durante l’evento sul palco principale, tra le vie del borgo e nelle postazioni dedicate. Canti e balli hanno accompagnato gli ospiti di Borgo Rurale che hanno fatto registrare il tutto esaurito agli stand gastronomici sia sabato che domenica. Grande attenzione è stata riservata alla sicurezza con 35 agenti dislocati nei punti strategici della manifestazione, oltre alla corposa presenza delle Forze dell’Ordine. Insomma un evento che non lascia nulla al caso e che si propone, ogni anno di più, come collante tra le vecchie generazioni che tramandano usi e costumi di un tempo e le nuove generazioni che lavorano al fianco di nonni e genitori per la perfetta riuscita dell’iniziativa.