L’intervento di recupero del manufatto, gravemente danneggiato dal trascorrere del tempo, è stato
fortemente voluto dai proprietari dell’edificio, i Signori Fedora Galante, Claudio D’Alessandro e Silvio
Notarmuzzi, con il desiderio non solo di intervenire sul degrado delle facciate esterne, ma soprattutto per
restituire alla memoria storica del borgo di Scanno il maestoso dipinto murale (2,00x6,00 metri), con la
raffigurazione del Santo Ausiliatore.
Il manufatto artistico risultava essere stato già oggetto di un corposo intervento nel 1931 a opera del
pittore Francesco Bolloni, intervenuto su un dipinto più antico eseguito dal maestro Pietro Brunetti nel 1705
che a sua volta aveva “rifatto la figura di San Cristoforo sulla casa dell’Università”, ovvero il Comune.
L’edificio che ospita il dipinto ha quindi una lunga storia: in origine risultava essere la sede della Chiesa del
SS. Sacramento dinanzi alla quale (in Largo dell'Olmo) il Comune, non avendo ancora una sede propria,
teneva i consigli.
Ai proprietari quindi il plauso per aver intrapreso in forma privata e con forte senso civico l’azione di
recupero del manufatto artistico e di aver contribuito così a ricostruire un pezzo di storia del bellissimo borgo
di Scanno.