Il comando provinciale carabinieri dell’Aquila anche quest’anno ha partecipato alla campagna internazionale “Orange the World”, promossa dalle Nazioni Unite, che coincide con la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. L’eventoha vede lo svolgimento di iniziative di sensibilizzazione delle istituzioni, della società civile e dei media, colorando simbolicamente di arancione, edifici monumenti e strade.
Il Comandante provinciale, Col. Nicola Mirante e la presidentessa del club Soroptimist International del capoluogo, prof.ssa Flavia Stara, che sostengono fortemente l’iniziativa hanno voluto riproporre, anche quest'anno, l’illuminazione color arancione (colore simbolo scelto dall’UN Women –Ente delle Nazioni Unite– per simboleggiare un futuro senza violenza sulle donne) all'ingresso della caserma dove ha sede il comando.
L’edifico, emblema di legalità a tutela delle fasce più deboli della popolazione, ospita una delle oltre 150 stanze distribuite su tutto il territorio nazionale, che permettono l’ascolto protetto delle vittime della violenza di genere. Il locale è stato allestito tre anni fa nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé”, sostenuto dall’Associazione Soroptimist International. La disponibilità di tale risorsa, abbinata alle competenze dei militari appositamente formati, ha favorito e favorisce l’accoglienza, in un ambiente meno “istituzionale”, delle vittime di abusi che chiedono aiuto ai militari dell’Arma.
Continua, così, la campagna di sensibilizzazione portata avanti dal Comando Generale dell’Arma anche attraverso il sito istituzionale, gli slogan e i social network. “Ri-tingere” di arancione le pareti esterne del comando provinciale, aderendo al progetto “Orange the World”, è un segnale di vicinanza a tutte le donne che subiscono violenze, e il successo istituzionale è quello di incoraggiare loro a proporre denuncia. Altre iniziative si sono svolte nell'aquilano. Ieri mattina il comandante della compagnia di Castel di Sangro, capitano Giuseppe Testa, presso l'istituto scolastico comprensivo Alda Merini, ha coinvolto gli studenti delle elementari e medie in una profonda riflessione sul grave problema della violenza contro le donne. Non sono mancati momenti di confronto su come riconoscere i segnali della violenza che si manifesta sotto le diverse forme, da quella psicologica a quella economica, da quella fisica a quella sessuale, fino agli persecutori, e sugli strumenti a disposizione per contrastarla.