L'Inno d'Italia e Bella Ciao hanno accompagnato i momenti più significativi della manifestazione dedicata quest'anno a due donne Dora Manzitti e Maria Auricchio. Visibile la commozione di Francesco Ranieri sindaco di Terzigno (comune natio della giovane Auricchio) che ha scelto di partecipare al ricordo della sua concittadina. “Non conoscevo la sua storia e quando ho ricevuto l'invito della presidente dell'Anpi, non ho avuto tentennamenti, ho subito accettato – ha detto Ranieri -.è fondamentale non dimenticare e ricordare il sacrificio di chi ha pagato il prezzo più alto in nome ella libertà”. Il primo cittadino del comune campano ha inviato oggi il certificato di nascita di Maria Auricchio alla presidente Maria Saveria Borrelli con l'impegno di provare a rintracciare anche eventuali parenti. Storie dunque che si intrecciano e uniscono dopo decenni. Poi il saluto del sindaco Filippo Paolini che ha sottolineato l'importanza di celebrare quanti hanno lottato e combattuto per consegnarci un Paese libero e democratico “e le donne hanno avuto un ruolo spesso determinante”. Alla cerimonia ha preso parte anche il nipote di Dora Manzitti, Mario Campanella.
“Ho subito condiviso la scelta dell'Anpi nazionale di restituire volto e nome alle tante donne dimenticate e di dedicare questo giorno proprio a loro. Il 25 Aprile non è e non dovrebbe essere solo una ricorrenza, un rito che si ripete – ha ribadito la presidente della sezione di Lanciano Maria Saveria Borrelli – ma il ricordo del sacrificio di tanti resistenti, di tanti partigiani e partigiane deve essere l'occasione per riflettere e rinnovare l'impegno a difendere i valori di democrazia e libertà tenendo sempre presente la nostra Costituzione. La memoria non dovrebbe essere lo sterile esercizio di un giorno o due ma lo stimolo a fare ognuno la propria parte, soprattutto in questa drammatica stagione attraversata da guerre e conflitti.”., ha concluso la Borrelli ringraziando quanti si sono adoperati per organizzare l'evento in particolar modo l'associazione 1000 Alberi.
Prima della piantumazione di due tigli e delle targhe con i nomi delle due donne, sono stati letti e applauditi due brani, riguardanti proprio Dora Manzitti e Maria Auricchio, tratti dal libro “La Resistenza taciuta” di Maria Saveria Borrelli
Poi la conclusione con la deposizione di 4 rose rosse, una per Dora deposta dal nipote Mario Campanella, al sindaco Ranieri è toccata la rosa per Maria, mentre Patrizia Di Rocco, del direttivo dell'Anpi di Lanciano ha donato la rosa a Edith Stein e infine Daniela De Rentis ha dedicato la rosa alle donne rom, di cui non si conoscono nemmeno i nomi.