Stefano Angelucci Marino, Presidente/Direttore del Settembre Lancianese, ha illustrato, assieme al sindaco Mario Pupillo ed ai protagonisti, le novità del cartellone tradizionale settembrino.
Hanno partecipato Marco Lanci della ditta Lanci Fireworks, Gianfranco Paulicelli, figlio del compianto don Peppe e Vincenzo Carinci, presidente della banda Fedele Fenaroli.
La Fiera di S.Egidio, il 31 agosto, per il quarto anno consecutivo vedrà l’ampliamento e il coinvolgimento delle botteghe dell’artigianato artistico locale di via Monte Maiella con “Lancianodipiù” (in collaborazione con l’Ass.Pezzi Unici).
“Il Dono” del 2015, nell’anno del cinquecentenario della Diocesi Lanciano-Ortona, è particolarmente ricco e sentito. Già da aprile le contrade realizzano incontri organizzativi con il ‘Comitato Feste 2015’ per preparare una edizione importante del ‘Dono’. Anche quest’anno, in testa al corteo sfilerà il “Gruppo Tradizione”, canti della tradizione del ‘Dono’ a cura di Mimmo Spadano (Terre del Sud).
Non mancherà il tradizionale appuntamento con le corse al galoppo, nei giorni del 31 agosto e 8 settembre, in collaborazione con l’associazione Corse e Cavalli di Nico Di Corinto e Gemma Sciarretta.
Confermata la prima “Rievocazione Storica dell’arrivo delle corone” per la notte del 13 settembre. Si partirà alle 22.00 con attività di piazza fino a mezzanotte e mezza quando si ripercorrerà il cammino che il popolo lancianese fece fino a Castel Frentano per riportare le corone a Lanciano. Poi dalla chiesa di Santa Chiara, partirà la solenne processione fino in cattedrale che riporterà le corone nella casa della Madonna del Ponte e si concluderà intorno alle 2 del mattino.
Le luminarie saranno curate, per il quarto anno consecutivo, dalla ditta Paulicelli di Bari. E’ stato lo steso Gianfranco Paulicelli, in conferenza stampa, a confermare la volontà di voler continuare a tramandare questa tradizione e questo stretto legame con la città di Lanciano.
La Banda Fenaroli curerà nuovamente i sette concerti tradizionali dei tre giorni di festa dal 14 al 16 settembre. “La nostra banda - ha affermato Carinci - dovunque va riscuote indiscutibile successo, dobbiamo ricordarcene anche a Lanciano”.
Per i fuochi pirotecnici, infine, gradito ed atteso ritorno alle Feste di Settembre della ditta Lanci, che curerà i quattro fuochi della tradizione lancianese. “Dopo 4 anni di assenza - ha commentato Marco Lanci - siamo orgogliosi di essere tornati alle Feste e saremo felici di dimostrare quello che sappiamo fare”.
Inoltre, a luglio le Feste di Settembre volano in Argentina. Dal 12 al 25 luglio, infatti, Stefano Angelucci Marino sarà ospite delle comunità abruzzesi in Argentina, delle città di Buenos Aires (Berazategui) e Rosario.
Questa presenza, fortemente voluta dalle associazioni abruzzesi argentine, si inserisce a pieno titolo nel quadro delle attività culturali sviluppate in questi ultimi anni dalle Feste di Settembre. Gli abruzzesi nel mondo chiedono un collegamento forte, vero e partecipato con la terra d’origine.
Il 15 luglio a Rosario presso l’Associazione Famiglia Abruzzese Angelucci Marino terrà un incontro/seminario dal titolo “Le Feste di Settembre di Lanciano: 182 anni di storia e tradizioni”. Il 17 luglio sempre a Rosario Angelucci realizzerà per gli amici abruzzesi della ‘Famiglia’ lo spettacolo “Arturo lo chef”. Il 21 luglio a Berazategui (città gemellata con Lanciano) avverrà l’incontro con la comunità (a maggioranza lancianese) del Circolo Recreativo Abruzzese, anche lì Angelucci farà l’incontro/seminario sulle Feste di Settembre e a seguire lo spettacolo “Arturo lo chef”. Per concludere, il 21 luglio, Angelucci Marino avrà un incontro ufficiale a Buenos Aires con la presidente della FEDAMO (Federacion De Las Instituciones Abruzzesas En La Argentina) Abruzzo, la dottoressa Natalia Turanzas Mascos.
“Dopo 4 anni - ha concluso il sindaco Pupillo - sono sempre più soddisfatto di aver introdotto il bando per la nomina del presidente delle Feste di Settembre e, soprattutto grazie a Stefano Angelucci Marino, queste feste, da semplice folclore, si sono trasformate in storia e cultura”.