"L'iniziativa, realizzata in collaborazione con la Fiaf Abruzzo (Federazione italiana associazioni fotografiche) e con il patrocinio del Comune, rientra nel progetto 'Donne a Palazzo', dedicato alle varie sfaccettature dell'universo femminile e iniziato lo scorso agosto con altre due mostre, una fotografica e l'altra pittorica - spiega Antonella Allegrino - I visitatori potranno osservare e apprezzare una trentina di immagini che raffigurano le donne di oggi e il loro impegno nella società. Il linguaggio della fotografia ci consentirà di scoprire vite, sguardi, espressioni e colori attraverso la bravura di Antonella Monzoni e Renza Grossi, due fotografe dalla sensibilità straordinaria". "Sono arrivata a Scanno nel 2015, da privilegiata, ricevendo un importante riconoscimento, il Premio internazionale di fotografia 'Scanno dei Fotografi' - sottolinea Antonella Monzoni - Visitando il centro storico, ho incontrato tante donne, non le signore 'in nero' delle fotografie dei maestri che ci hanno regalato immagini eterne, ma donne contemporanee, giovani, che vivono il quotidiano con tutte le sue difficoltà, che si muovono velocemente verso il futuro senza mai dimenticare le tradizioni e gli insegnamenti di madri, nonne, bisnonne. Perché senza la memoria non c’è il futuro e nemmeno il presente. A Casoli espongo anche 'La Bambina di Scanno', si chiama Gabriella, è una delle due bambine fotografate da Henri Cartier-Bresson nel 1951, nella famosa immagine che diede inizio a una sorta di pellegrinaggio di fotografi interessati a ritrarre le donne di questo borgo incastonato nelle montagne abruzzesi". La mostra di Renza Grossi è dedicata a Sonia Maria Luce, pittrice e illustratrice, autrice di libri per ragazzi, che vive tra la provincia di Modena e Reggio Emilia. "Non servono molti colori per raccontarla - spiega Renza Grossi nella presentazione della mostra- Basta il rosso di una ferita profonda, di una cicatrice indelebile, di una forza passionale. Serve il nero per la profondità del silenzio segreto che nasconde il suo sguardo. E il bianco. Per la coerenza, la purezza, la discrezione di un sussurro. Bastano pochi colori per raccontare una vita intera". Le mostre resteranno aperte fino al 30 novembre, dalle 18 alle 20, ingresso libero. Le fotografe Antonella Monzoni pratica una fotografia di reportage profondamente umanista con una spiccata cifra intimista tesa all’assimilazione culturale del ricordo. Così in Madame (Premio Giacomelli 2007 e Selezione PhotoEspana-Descubrimientos 2008), in Somewhere in Russia (Premio Chatwin per la fotografia 2007) e in Silent Beauty (Menzione d’onore IPA 2008). Nel 2009 con Ferita Armena riceve la Menzione Speciale Amnesty International Festival dei Diritti ed è finalista al Premio Ponchielli e selezionata al Visa pour l’Image di Perpignan. Sempre nel 2009 vince il Best Photographer Award al Photovernissage di San Pietroburgo e nel 2010 viene proclamata Autore dell’Anno FIAF. Dal 2011 fa parte del Collettivo Synap(see). Nel 2012 riceve il primo premio VIPA, Vienna International Photo Award.Nel 2015 le viene riconosciuto il Premio Internazionale di Fotografia “Scanno dei Fotografi”. Nel 2016 il suo libro Ferita Armena ha vinto il Premio Bastianelli come miglior libro fotografico pubblicato in Italia. Nel 2018 diviene membro di Donne Fotografe, Italian Women Association e nello stesso anno FIAF le conferisce l’Onorificenza di Maestro della Fotografia Italiana MFI. Ha creato diversi Progetti fotografici collettivi, tra cui "Futura, storie di donne" e "Le Anime del Bosco", dedicato al bosco del Monte Pisano ferito dall’incendio del 2018. È vicedirettore editoriale della rivista di cultura fotografica “Gente di Fotografia”. Renza Grossi fotografa dal 2011. Nel 2012 partecipa al Festival di fotografia europea all’interno del Circuito OFF con un estratto del progetto “Cuore Puro” e nel 2013 con il concept “Un altro Mondo”, realizzato presso il Museo della Bilancia di Campogalliano. Nel 2013 vince il concorso Poetry and Photography promosso dal Festival di Padova Fotografia con il progetto “Lo Specchio Oscuro”, fotografie scattate presso il Museo di Scienze Naturali La Specola di Firenze. Nel 2014 espone il progetto "Infinite Imperfezioni" all'interno del Festival di Padova Fotografia e il concept "Fade-Out" per il circuito OFF del Festival di Fotografia Europea a Reggio Emilia.