Il Progetto Vitigni autoctoni di Pretalucente del comune di Gessopalena è approdato nella prestigiosa manifestazione Pescara Abruzzo Wine che si è conclusa con successo nei giorni scorsi all’”Aurum, la fabbrica delle idee” di Pescara e alla quale hanno partecipato quest’anno oltre 100 cantine.
Nella sala D’Annunzio è stato presentato il progetto di riconoscimento e valorizzazione del Nero Antico e Vedovella Nera di Pretalucente, i due vitigni autoctoni del territorio di Gessopalena che rischiavano l’estinzione, che sono stati riscoperti solo alcuni anni fa da un privato del luogo e che sono diventati, grazie alla giusta intuizione del Comune di Gessopalena, oggetto di ricerca da parte delle Università di Teramo e di Perugia volto a ottenere il loro riconoscimento.
A presentare l’iniziativa, che vede il supporto della Regione Abruzzo, Giuseppe Tiberini, vice sindaco, assessore all’agricoltura del Comune di Gessopalena, coordinatore del progetto. Presenti il Professore Enrico Dainese, preside della Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agroalimentari e ambientali dell’università degli Studi di Teramo, Alberto Palliotti, professore associato di Viticoltura all’Università di Studi di Perugia, Camillo Zulli, enologo e direttore cantina Orsogna, Aurelio Manzi, botanico e naturalista.
Una bella vetrina, quella pescarese, ma senza dubbio di respiro regionale, per il progetto del Comune di Gessopalena avviato diversi anni dopo la scoperta, da parte di privati, dell’esistenza dei due vitigni autoctoni antichi. Nel corso del convegno, che ha visto una nutrita partecipazione di pubblico, sono stati illustrati gli studi portati avanti dai due atenei, uno dei quali è stato finanziato dall’Unione Europea con il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, volto alla valorizzazione della biodiversità e all’identificazione di composti nutraceutici che abbiano effetti benefici sulla salute umana.
Entrambi gli approcci scientifici contribuiranno a valorizzare le produzioni vinicole tradizionali del territorio. I due vitigni autoctoni, dopo un lungo e tenace lavoro svolto dall’amministrazione comunale, compaiono oggi nel Registro regionale delle Biodiversità, mentre è in corso l’iter di iscrizione nel registro nazionale dei vitigni autoctoni.