L'evento moderato dalla giornalista Maria Rosaria La Morgia, vede la partecipazione di alcune
delle scrittrici fra cui Patrizia Angelozzi, Maristella Lippolis, in videocollegamento Loretta
D'Orsogna ed Eva Martelli; saranno presenti Viscardo Murri, Presidente della "Fondazione
Abruzzese per le Scienze della Vita Onlus" e Patrizia di Rocco, Presidentessa de "I Colori dell'Iride".
Sulle vendite del libro, una parte dei proventi finanzierà la Borsa di Studio Stefania Spanò,
bandita dal 2019 dalla Fasvo (Fondazione Abruzzese per le Scienze della Vita Onlus). La borsa
di studio, della durata di sei mesi, ha cadenza annuale ed è riservata a ricercatrici di origini
abruzzesi e molisane (le stesse di Stefania), impegnate nel campo della biologia cellulare o della microbiologia molecolare.
Pungenti e tenere sono le storie di solidarietà femminile delle scrittrici delle otto storie:
Maristella Lippolis, Eleonora Molisani, Eva Martelli, Roberta Zimei, Loretta D'Orsogna, Valentina
Di Cesare, Maura Chiulli, Patrizia Angelozzi con un ricordo di Antonella Viola. Uno sfaccettato coro di voci che ha origine nel tributo a una ricercatrice prematuramente scomparsa, con l'intento benevolo di sostenere altre giovani impegnate nella ricerca scientifica. È un cerchio che si chiude, questo libro prezioso per molteplici aspetti, un atto d'amore che ha generato frutti tanto artistici quanto materiali. Dall'Idea di un progetto editoriale a sostegno di una borsa di studio in memoriam al ricco tessuto di incontri che lo hanno reso possibile, tutto si è svolto con la spontaneità di un piccolo miracolo. E la grazia letteraria cui le donne imprimono da sempre un inconfondibile segno si è tradotta così, una volta di più, in un mirabile Impegno per ricordare e insieme per costruire il futuro.
La raccolta di racconti è dedicata alla memoria di Stefania Spanò, ricercatrice e docente di
Microbiologia presso l'Università di Aberdeen (Scozia), scomparsa prematuramente nel
settembre del 2019. La sua carriera, iniziata nel Consorzio Mario Negri Sud, prosegue alla
Università di Vale, negli USA. Nel 2013, grazie alle scoperte relative all'agente della febbre tifoidea, Stefania viene reclutata come Senior Lecturer all'Università di Aberdeen, in Scozia, riuscendo ad attivare un programma di ricerca che conquista finanziamenti per milioni di sterline. Qualche anno dopo, Stefania diventa Professore Ordinario e co-Direttore del Programma di Microbiologia e Immunologia dell'Università di Aberdeen.