La fantasia e la creatività dei bambini sono davvero inesauribili e sorprendenti, basta guardare l'originalità dei disegni, le tecniche, anche le più elaborate, usate per raccontare un bene prezioso come l'acqua, per rendersi conto di come i più piccoli abbiano la capacità di dare voce a pensieri densi di significato. Per non parlare dei componimenti, scritti con cura, che parlano di inquinamento e di sprechi, dell'importanza di salvaguardare il pianeta e lo hanno fatto con formule anche divertenti, qualcuno ha scelto l'intervista e il giornalista era... Bruno Vespa. Sono 60 le classi che hanno risposto al concorso dal titolo “C'era una volta l'acqua”, indetto dalla Sasi (la società che ha sede a Lanciano e gestisce il servizio idrico in 87 comuni della provincia di Chieti) con l'obiettivo di sensibilizzare i bambini nei confronti di una risorsa vitale che va utilizzata con attenzione e con la consapevolezza che si tratta di un bene che non è illimitato. L'iniziativa è stata rivolta alla scuola primaria, le classi prima seconda e terza sono state chiamate a produrre elaborati grafici, mentre le quarte e le quinte, pensieri e componimenti. I lavori sono stati visionati e valutati da una apposita commissione presieduta dallo scrittore Remo Rapino, vincitore della 58esima edizione del Premio Campiello, che ha accolto di buon grado l'invito del presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe. Per lo scrittore lancianese ex professore di storia e filosofia, la scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione e nell'educazione delle nuove generazioni e un progetto di questo tipo si inserisce proprio in quel percorso di studio e approfondimento che la scuola dovrebbe svolgere. Insieme a Rapino, Gianni Oliva, professore Emerito di Letteratura Italiana, Decano all'Ateneo D'Annunzio, Facoltà di Lettere e Ludovica Di Renzo, componente interno della Sasi. Nelle ultime settimane c'era stata qualche incertezza sul continuare o meno, se andare avanti o rinviare a ottobre, alla fine la scelta di proseguire allungando solo i termini per la presentazione degli elaborati, si è rivelata giusta . E sul tavolo della sala riunioni per una volta non ci sono stati faldoni o ordini del giorno ma un'esplosione di colori. La vivacità e l'ingegno dei più piccoli hanno per un pomeriggio illuminato e animato la sede della società e l'acqua è stata la protagonista, raccontata, disegnata, declamata con la spontaneità e l'unicità tipiche dei bambini che hanno espresso attraverso i loro lavori un mondo di idee e di emozioni che ha favorevolmente colpito la commissione. “Questi mesi drammatici ci hanno ricordato che niente è scontato, che tutto può cambiare da un momento all'altro e che la mano dell'uomo deve costruire e non distruggere, l'acqua è un bene vitale ma non è illimitato, per questo abbiamo voluto coinvolgere i più piccoli per provare a dare il via a un percorso di conoscenza e consapevolezza” ha sottolineato il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe che non ha nascosto la soddisfazione per la risposta che ha avuto questa prima edizione nonostante le oggettive difficoltà.