“Ci sono almeno un paio di domande che vorrei rivolgere all’ex assessore Paolucci e ai consiglieri di minoranza che sono intervenuti sui conti del sistema sanitario regionale: come fanno a conoscere i contenuti dei verbali ministeriali, che saranno pronti (come sempre avviene) non prima del mese prossimo e soprattutto con quali risorse, durante il governo di centrosinistra, venivano coperti i disavanzi della sanità? Forse utilizzando i fondi dei progetti obiettivo?”. Lo puntualizza l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, replicando alle affermazioni dei consiglieri regionali di centrosinistra.
“Non vedo quale scoperta sia l’annuncio che la Regione ha utilizzato i 79 milioni di fondi straordinari per il Covid – continua – per far fronte alle maggiori spese, di pari importo, sostenute per affrontare la pandemia. Del resto sono somme riconosciute in base a un analitico rendiconto di spesa, contenente ogni singola voce legata all’emergenza. Non si tratta di fondi indistinti, da utilizzare a piacimento, ma di finanziamenti con destinazione ben precisa. Va inoltre precisato che tutto il disavanzo dell’esercizio 2020 era stato generato solo ed esclusivamente dall’emergenza Covid ed è stato dunque correttamente ripianato con i fondi statali dedicati. Se non ci fosse stata la pandemia, il sistema sanitario regionale sarebbe stato quindi in perfetto equilibrio, proprio grazie al lavoro di questa amministrazione regionale”. La Verì rimarca ancora una volta come negli anni del governo regionale di centrosinistra, i disavanzi delle Asl sono stati coperti utilizzando i fondi destinati ai progetti obiettivo e al potenziamento dell’assistenza territoriale, “precludendo – conclude – agli abruzzesi la possibilità di avere un’assistenza sanitaria più moderna e di qualità, quello che invece sta cercando di portare avanti la giunta Marsilio”.